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ROMA / 02-09-2009

ROMA, AEROPORTO FIUMICINO, BAGAGLI PERSI / pronto sistema made in Italy per controllo completo bagagli

ROMA (UnoNotizie.it)

“Vergogna” così il commissario europeo ai trasporti, Antonio Tajani, ha definito il caos dei bagagli verificatisi a Fiumicino nei giorni scorsi ed in cui è rimasto coinvolto anche il sindaco  di Roma Alemanno insieme a centinaia di cittadini con gli stessi diritti. Tutti mettono le mani avanti: istituzioni, sindacati, dirigenza ma il problema non è di oggi e non solo dell’aeroporto più grande della capitale. Secondo i dati forniti dall’Air Transport Userei Council, si calcola che ogni anno vengano smarriti 40 milioni di bagagli. In media ogni mille valigie ne vengono perse 14. Ad alzare la media sono la Germania e la Gran Bretagna dove i bagagli smarriti ogni mille diventano 17. In Italia la media è 12. La speciale classifica delle  compagnie che maggiormente si perdono i bagagli vede in testa la Tap- Air Portugal (27,8 ogni mille passeggeri); la British Airways (26,5); Alitalia (19,7); Klm (19,7); Air France (17,6).

Per i sindacati il problema è da ricercare nella politica di liberalizzazione delle compagnie che pur di ridurre i costi hanno adattato i contratti con le società di assistenza a terra (hangling) che a loro volta hanno diminuito il personale e quello che è rimasto è sotto pressione. La prossima settimana varie istituzioni si concentreranno sulla esatta applicazione  della carta dei diritti del passeggero, già curate dall’ENAC per la sesta edizione, e distribuita da marzo scorso, che in Italia ha anche il compito di controllare e vigilare sull’applicazione delle normative. Si conosce già l’intento di voler  aumentare il valore delle multe, ma soprattutto si cercherà di fare chiarezza a chi farle, se alla compagnia, agli hangling o alla società aeroportuale. La mancanza di un intermediario rende molto spesso vani i tentativi dei passeggeri di far valere i propri diritti unitamente alle associazioni dei consumatori che facilitano la protesta non il rimedio. Infatti  ogni passeggero  ha timore  che salire o scendere da un aereo non giustifica che il bagaglio viaggi con lui o possa raggiungerlo in venti minuti. 

Un   odissea lo smarrimento o peggio la perdita dei bagagli indice di una mancanza di rispetto del tema pur essendo in vigore diverse normative come la numero 889/2002 sugli incidenti e la 261/2004 per il negato imbarco, la cancellazione del volo o il ritardo prolungato e il cambio di classe. Eppure da oltre 24 mesi un rimedio c’è. Un sistema di rintracciabilità del bagaglio che arriva ad assicurare che il bagaglio è a bordo o che non sia stato perso o semplicemente smarrito. O, al ritroso, se è sceso dalla stiva di un aereo o in che punto degli otto km di nastri che si snodano nel sottosuolo di Fiumicino si possa trovare il bagaglio. L’ha ideato una società di Sant’Angelo Romano: la  IM.EL.TEL. s.r.l. che è una consolidata realtà imprenditoriale costituita nel 1994 e  presente nel piccolo comune a dieci  km dal GRA,  in via Palombarese km 26,00  e di proprietà del signor Enrico Gentile.

Da tempo legata alla ELSAG DATAMAT, società di riferimento internazionale, controllata Finmeccanica, la IMELTEL SRL  da due  anni ha progettato il controllo completo dei bagagli immessi sui nastri grazie ad un microchips che in ogni momento può riferire lo stato del bagaglio, se fosse stato asportato ed  anche l’ eventuale pericolosità dello stesso. Con il chips incorporato non è possibile né smarrire il bagaglio, né asportarlo, né inviarlo ad una baia di imbarco diversa dalla destinazione.  Le analisi del progetto, le continue prove e test   effettuate  su un simulatore di  nastro di adeguate proporzioni   vanno avanti da tempo e sono state monitorate anche da sistemisti del settore che l’hanno certificato unitamente a decine di ingegneri e  periti anche esteri hanno stimato la completa affidabilità.

Il tracking del bagaglio all’interno della catena di smistamento aeroportuale è un complesso di attività ad oggi basate su processi automatici e manuali. Per il bagaglio in partenza (OUTBOUND) il processo inizia al check-in e termina alla fase di imbarco nell’aeromobile.  Per il bagaglio in arrivo o in transito (INBOUND) il processo è inverso: inizia dallo sbarco e termina con un nuovo imbarco o con l’arrivo nelle corsie di consegna. Per automatizzare il processo, aumentarne l’efficienza e renderlo indipendente dalle attività manuali l’IMELTEL ha fornito tecnologie  innovative. L’utilizzo di queste tecnologie permette di aumentare il livello di automazione, incrementare l’efficienza del sistema in termini di quantità di bagagli movimentati, migliorare la qualità del servizio e la sicurezza nel trasporto. R.B.I. si chiama il sistema ed affronta il problema della identificazione del bagaglio partendo direttamente dai banchi del CHECK-IN dove viene assegnato il codice IATA. Apposite macchine smistatrici e sequenziatrici, garantiscono il tracking in tempo reale del bagaglio. 

La possibilità di leggere semplicemente i codici anche  a distanza permette tracciare il percorso del bagaglio dal check-in all’imbarco nell’aeromobile.  Apposite procedure di controllo garantiscono l’integrazione dei dati e la congruità tra le informazioni acquisite al check-in e quelle all’imbarco. R.B.I. può essere utilizzato con tutti i maggiori sistemi di “Baggage Management”.  I test hanno evidenziato una percentuale positiva   pari al 99,99%. Una risposta completamente  Made in Italy ad un problema mondiale.  Tra poco meno di un mese partirà da Sant’Angelo Romano un road show del sistema per rappresentarlo  in diversi aeroporti  internazionali che si sono subito messi a disposizione appena saputo della splendida invenzione. Un sistema che potrà cambiare in positivo il rapporto passeggero ed aviolinee oltre all’approccio con gli aeroporti e che permetterebbe alle società aeroportuali di risparmiare milioni di euro per costi assicurativi e per ritornare ai clienti i bagagli smarriti.

La Imeltel offre lavoro  a 25 dipendenti  e conta sei divisioni: sicurezza ed elettrica,  automazioni,  energie alternative,  metalmeccanica e  progettuale   ospitati in una struttura di oltre 8.000 Mq. Tutto è gestito e controllato dalla divisione progettuale. Gli  ingegneri impiegati quotidianamente alla progettazione e allo sviluppo delle lavorazioni, hanno proposto, unitamente all’amministratore Enrico Gentili,  un elevato standard qualitativo e funzionale. IMELTEL ha realizzato impianti su tutto il territorio nazionale per conto di enti pubblici e privati, e sistemi di sicurezza presso sedi diplomatiche in Europa, apportando successo e crescita alla struttura e ai tecnici specialistici della sede. Il   core business è  la produzione di nastri aeroportuali. Come l’aeroporto di Ciampino, in cui la IMELTEL  si è occupata dello sviluppo, della produzione e dell’installazione della nuova linea di trasporto bagagli.   Una media di cinque milioni di passeggeri l’anno, 1200 bagagli ogni ora, una grande sfida tecnica e la richiesta di elevati standard di affidabilità che la IMELTEL ha superato brillantemente anteponendosi ad altre  grandi aziende del settore.

Lo studio e la progettazione dei nastri trasportatori ha permesso anche alla IMELTEL di brevettare alcuni componenti e sistemi anche a livello internazionale e la pongono tra i primi stabilimenti al mondo del settore.   Inoltre  può vantare un  perfezionato  meccanismo avveniristico che permetterà al bagaglio aeroportuale di seguire il passeggero come un cagnolino addomesticato. Tutto questo  in sinergia anche con alcune società come: Thales Italia, Fondazione Universitaria Ugo Bordoni, Ts Italia, J & S , Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Informatica, C.I.E.R., Prosystem e  ADR Engineering. “Siamo arrivati alla fine di anni di studio, progetti, test e protopizzazioni  di  un sistema che assicuri l’arrivo del bagaglio ai passeggeri di un aereo –ha detto il titolare della IMELTEL, Enrico Gentili – Il sistema è stato suddiviso in tre fasi: il progetto pilota, l’installazione sul molo e il luggage certification. Si è definita  una nuova metodologia di controllo, un passo-passo mediante un controllo capillare su tutto il processo di distribuzione. Può essere utilizzato con tutti i maggiori sistemi di “Baggage Management”.

E’  una soluzione pronta per rispondere alle richieste del mercato aeroportuale  che   rende in termini di affidabilità di sicurezza e di fidelizzazione della clientela. Sarebbe anche il modo per risparmiare milioni di euro per le assicurazioni e il rintracciamento dei legittimi possessori.  È inoltre la vittoria del Made in Italy, visto che solo una società, tedesca, ha una macchina dieci volte più grande della nostra e che ancora non ha espresso dati di riferimento. In merito al progetto sviluppato con le altre Società non nascondo che mi ha sempre affascinato l’idea che la capacità e l’ingegno degli  italiani non è secondo a nessuno. In fondo, per ripetere le parole del Presidente delle Repubblica, Napolitano, è proprio nei momenti di crisi che dobbiamo riuscire a trovare  i mezzi e gli strumenti per andare avanti. Se a questo si aggiunge l’offerta di lavoro e la opportunità di risparmiare spazi e esportarlo in tutto il mondo credo di essere nel giusto insieme ai titolare di tutte le imprese compartecipi di questo bel  passo in avanti dell’uomo." 

- Uno Notizie Roma -


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