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VITERBO / 24-10-2009
TUSCIA, VITERBO: LETTURA ROMANZI / al wine bar Subrosa di Viterbo ecco ''Celine è fuori stanza''
Tuscia, Viterbo - "Céline è fuori stanza": letture del Romanzo presso il wine bar Subrosa di Viterbo.
Il locale situato nella piazza piu' tipica della citta'con la sua caratteristica fontana,le torri,il profferlo,la chiesa,tutto cio' che caratterizza in modo inconfutabile lo splendore del passato di questa citta'.
Il SUBROSA propone prodotti tipici viterbesi e come tale anche Maurizio Makovec si incarna con il suo libro e i suoi personaggi all'interno di un contesto culturale storico artistico ed enogastronamico.
Domenica alle 18'00 si troveranno a p. del Gesu'oltre all'autore che parlera' del suo libro anche i personaggi che hanno preso vita nella storia di Makovec,i quali leggeranno e discuteranno le parti che li coinvolgono.
Citato sui blog e lodato su Facebook.
Recensito e amato tanto a destra quanto a sinistra.
Basti pensare che ne ha parlato il "Secolo d'Italia" paragonandolo a "una provocazione anarcoide e ribellistica non tanto dissimile dal «No future » che fu slogan dei punk settantasettini, quelli dei tempi dei Sex Pistols per capirci. Ma non solo".
Che ne ha scritto l'Unità paragonandolo al celebre "La Vita Agra": "Già il titolo è geniale: Céline è fuori stanza. Ma nel caso di Maurizio Makovec, lo scrittore francese assurge a simbolo di quella vocazione narrativa che il protagonista di questo romanzo persegue tenacemente, scontrandosi contro il muro di gomma dell´indifferenza, del pressapochismo e della spocchia di molti operatori del cosiddetto «sistema editoriale». Il personaggio si chiama Fernando Letizia, ma questa volta «nomen non omen». Di lieto difatti non ha assolutamente nulla, anzi è piuttosto arrabbiato.Questa violenza cieca e irrazionale ricorda quella del protagonista del capolavoro di Luciano Bianciardi, La vita agra. Romanzo violento nel linguaggio e insofferente nelle istanze del protagonista. Un provinciale, che si rifiuta di rimanere prigioniero del natio borgo selvaggio. Ma che, cercando di evaderne, scopre tutta l´alterigia e l´arroganza di chi si crede uomo di mondo".
Che lo ha lodato Giordano Bruno Guerri considerandolo un romanzo che "incarna visceralmente al meglio le ansie, le paure, la cialtroneria e lo spirito di rivalsa che si cela in molti giovani".
Insomma il nuovo romanzo dello scrittore viterbese Maurizio Makovec "Céline è fuori stanza", edito da Coniglio Editore sta pian piano diventando un libro di culto di tutta una generazione ed ha le carte in regola per diventare un vero long seller che ne dipinge i tratti saliente.
Ma il romanzo di Makovec è anche un affresco della sua città e dei suoi personaggi caratteristici. Tanto è vero che il protagonista, il "picaro" Fernando Letizia, novello John Fante alle prese con il primo romanzo e la noia piena della provincia, si aggira scoglionato per le vie di una Viterbo claustrofobica che sembra gridargli: «Scappa!», ma l´unica cosa da cui sembra saper fuggire è il rischio di finire in Accademia. S´inventa scrittore, affronta il duro mondo editoriale, si nutre di indignazioni che straripano nel comico, di occasioni mancate e progetti assurdi partoriti in notti etiliche, il tutto alla ricerca di una stabile instabilità che gli consenta di stare in pace.
Domenica 25 ottobre alle ore 18, alla presenza dell'autore, presso il winebar Subrosa di Piazza del Gesù (Viterbo) verranno letti alcuni passi di "Céline è fuori stanza": a farlo saranno vari intellettuali e personaggi viterbesi "fuori dal coro" in una serata che vuole quasi essere un happening futurista, una carnevalata recitata a soggetto, che un ingessato salotto letterario: insomma una serata come la vivrebbe il protagonista del romanzo "Fernando Letizia".
- Uno Notizie Tuscia, Viterbo -
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