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ROMA / 29-10-2009
IL GASTRONOMO RACCONTA / L’Accademia della Grappa e delle Acquaviti promuove ricerca, formazione, e comunicazione
Grappa: il distillato simbolo del nostro paese non è solo quel che resta dalle vinacce, ma è storia, tradizioni secolari, folclore
L’Accademia della Grappa e delle Acquaviti fondata nel 2003, dai rappresentanti di sei storiche distillerie italiane: Roberto Castagner (Castagner Acquaviti), Etile Carpenè (Carpenè Malvolti), Alessandro Francoli (Distillerie Francoli), Franco Lunelli (Distilleria Segnana), Giovanni Pagliarello (Grappa Frattina), Alfredo Alinovi (Distillerie dei Dogi), per promuovere la ricerca, la formazione, la comunicazione sul tema grappa, oggi, lancia una nuova sfida: sostenere la “grappa” (l’acquavite di vinaccia prodotta in Italia), orgoglio del nostro paese, fidelizzando il consumatore italiano che chiede più informazione e conquistando i mercati esteri.
I soci fondatori dell’Accademia della Grappa hanno voluto illustrare questo importante progetto, nonché quelli futuri, alla stampa e gli operatori di settore, organizzando una giornata interamente dedicata a questo distillato Giovedì 22 ottobre presso l’Hotel Rome Cavalieri Hilton a Roma.
La manifestazione si è aperta con una conferenza stampa e con l’occasione, è stato presentato il primo libro, voluto dai soci dell’Accademia, interamente dedicato alla grappa: “La Grappa. Il trattato moderno delle grappe e delle acquaviti” (Prezzo di copertina €50), edito e coordinato da Edizioni Bibenda.
Un testo completo, elegante, arricchito con fotografie di grande impatto, ma al tempo stesso, innovativo, studiato per far conoscere a tutti il mondo della distillazione, fornendo così uno strumento insostituibile per ogni appassionato o professionista di settore.
Grappa: l’orgoglio Italiano
I progetti dell’Accademia non si fermano qui: un Piano di Ricerca sulla grappa, finanziato dal MIPAAF, che punta alla tracciabilità del prodotto in tutte le sue fasi. Un triplice controllo: sulla materia prima, attraverso specifiche apparecchiature in grado di misurare, al momento del loro arrivo, freschezza e qualità delle vinacce; sul prodotto semilavorato (le flemme) per individuare ed eliminare le sostanze che apportano ruvidezza e mancanza di eleganza; infine, sul prodotto finale per rilevare il giusto profilo aromatico da riscontrare in una determinata grappa.
Lo scopo di questo progetto -come dichiarano gli accademici- “rendere la grappa un prodotto certificato sempre più moderno e salubre, adatto al consumatore del XXI secolo”. Le grappe, così certificate, offriranno al consumatore sicurezza, tracciabilità, qualità e potranno, perciò, fregiarsi di un bollino di qualità, tuttora in fase di studio.
Nell’ottica di questo pensiero, ogni socio accademico ha prodotto una grappa d’eccellenza, simbolo della propria azienda. Le Distillerie dei Dogi “Grappa Friulana” giovane di plurivitigno a denominazione di origine Friuli, la Distilleria Segnana “Segnana Pinot Nero” grappa giovane di monovitigno, le Distillerie Francoli “Le origini” grappa giovane di monovitigno Brachetto, le Distillerie Frattina “UT - Muller Thurgau” acquavite d’uva giovane aromatica di monovitigno, Carpenè Malvolti “Severa Imperatrice – Grappa di Prosecco” invecchiata 18 mesi in barrique; Roberto Castagner Acquaviti “Torbanera 10 anni” grappa elevata in barrique per 10 anni.
Le cinque grappe e l’acquavite d’uva sono state presentate e illustrate dettagliatamente in anteprima mondiale alla stampa e operatori di settore dopo la conferenza. Alle ore sedici è stato aperto al pubblico un banco d’assaggio, dove è stato possibile degustare non solo le grappe inedite ma anche una selezione dei distillati prodotti dalle aziende L’Accademia della Grappa e delle Acquaviti.
Andrea Russo
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