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MILANO / 01-11-2009
REPORT, TRENI ITALIA / I treni dopo la tragedia di Viareggio. Su Rai Report stasera anche i GAS: scarpe ed altro risparmiando
Report, di Milena Gabanelli, domenica su Raitre - L'incidente di Viareggio ha segnato la storia del trasporto ferroviario delle merci in Italia. La magistratura sta indagando e arrivera' a stabilire le responsabilita' del disastro, ma basta ascoltare i testimoni della vicenda, per capire che le norme vigenti in Italia sulla sicurezza dei treni che trasportano merci pericolose sono inadeguate.
E visti gli incidenti degli ultimi mesi e' probabile che ci si debba mettere presto mano. Se si vuol competere e decongestionare le strade dai camion, bisogna avvicinarsi agli standard europei e investire sul trasporto su rotaia. In Italia oggi, solo il 10% delle merci viaggia su rotaia, mentre in Germania si arriva al 25% e in Austria al 35%. Il trasporto su gomma e' avvantaggiato perche', dice l'amministratore delegato di Ferrovie, puo' contare di maggiori finanziamenti.
In effetti tra il 2000 e il 2008 solo il 14% dei finanziamenti legati alla Legge Obiettivo ha riguardato le Ferrovie, mentre circa il 70% e' stato convogliato per migliorare strade e autostrade. Ma chi trasporta su gomma puo' anche usufruire di rimborsi e esoneri fiscali, contributi per l'acquisto dei camion, riduzioni delle accise e dei pedaggi autostradali. Inoltre con il camion puoi ritirare la merce ovunque mentre mancano i collegamenti tra i porti e le ferrovie.
E la' dove gli investimenti sono stati fatti, si scopre che sono operazioni di facciata, per compiacere alcuni enti locali, ma che non lasciano intravedere i tempi di completamento delle infrastrutture. Il raddoppio della linea che dovrebbe collegare il Brennero con il Tirreno, ossia la Parma - La Spezia, e' in discussione da 30 anni. Una linea di 100 km a binario unico che risale al 1890 e dove oggi per spingere un treno merci occorrono 2 locomotori.
Per la rubrica Come e' andata a finire? andra' in onda ''Schiavi del lusso'' Aggiornamento del 2/12/2007 di Sabrina Giannini
A due anni dall'inchiesta che ha svelato i metodi fraudolenti a cui le grandi griffe italiane e francesi ricorrono (uso di cinesi in Italia e produzione di alcune parti all'estero), Report torna sulla questione per discutere della proposta di legge sulla protezione del Made in Italy che costringerebbe le griffe a dichiarare la verita'. Come la stanno prendendo gli addetti al settore?
GOODNEWS "Ragioniamo Con I Piedi" di Giuliano Marrucci
Si moltiplicano in tutta la penisola i Gas, acronimo di Gruppi d'Acquisto Solidale. Ma la buona notizia e' che oltre alla frutta e verdura del contadino, il meccanismo funziona anche per altri prodotti ben piu' costosi. Questa volta e' il turno delle scarpe, che il negozio rivende con un ricarico di due o tre volte, e se c'e' un marchio prestigioso in ballo, anche di piu'. Fabio Travenzoli e Pierluigi Parinello si sono ribellati a questa logica ed hanno cominciato a produrre e vendere esclusivamente ai GAS scarpe a 40 euro, scarpe che in negozio costerebbero circa 150 euro.
Videochat
L'autore dell'inchiesta Giovanna Boursier sara' online lunedi' dalle 18 alle 19 per rispondere in diretta video a domande, curiosita' e dubbi sull'inchiesta in onda domenica. Ogni eventuale modifica dell'orario sara' comunicata sul sito.
- Uno Notizie - Roma -
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