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VITERBO / 17-11-2009
VITERBO, SERATA DI JAZZ / alla Libreria del Teatro, Luciano Fabris porta il meglio del jazz ''classico''
Un pianoforte a volte basta. Basta per oltrepassare il varco del tempo. Per spiegare cosa si intende quando si parla di perfezione. Basta per conquistare o semplicemente ritrovare l'armonia. Perchè la musica sì, lei arriva ovunque, parla la lingua universale e può di più: aspirare a fare miracoli.
Giovedì 19 novembre alle 21.30, alla Libreria del Teatro è in programma un nuovo appuntamento con la musica. Protagonista della serata sarà Luciano Fabris, artista di sangue francese la cui musica si ispira allo stile di Bud Powell e a quello di Barry Harris, del quale è anche allievo. Durante il suo percorso artistico Fabris ha collaborato tra gli altri con Steve Grossman, Bob Mover, Tom Kirkpatrick, Tony Scott, Agostino di Giorgio, Massimo e Maurizio Urbani, Andrea Olivi, suonando in numerosi club e festival di jazz.
Alla Libreria del Teatro si presenterà con il suo inseparabile pianoforte; insieme affronteranno brani classici del jazz, tra i quali quelli di Kern, Gershwin, Strayhorn, Ellington, ma anche pezzi di Parker, Powell, Monk e Scott, ossia i maestri del bebop.
"Sono brani che si possono considerare a tutti gli effetti come la musica classica del nostro tempo e questi grandi compositori sono stati i veri continuatori della tradizione classica:la musica è sempre la stessa, con il jazz è il ritmo che è cambiato.
In fondo non sono il primo a dire che la musica si divide solo in buona e meno buona" è così che Luciano Fabris spiega la sua scelta nella selezione delle composizioni che proporrà durante la sua performance. Ammirevoli, le definisce, per la perfezione raggiunta nel creare melodie uniche, per l'aspetto ritmico e per i movimenti armonici. Vibrante, affascinante, ipnotico. E pensare che è solo piano. E pensare che è solo musica.
L'ingresso al concerto è gratuito.
- Uno Notizie Viterbo - Lazio -
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