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LORETO (ANCONA) / 06-12-2009
MOSTRA, ''BAROCCI TORNA A LORETO'' / l’Annunciazione della Vergine sottratta al Santuario da Napoleone di nuovo a Loreto
Alla presenza di S.E. Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Delegato Pontificio e dell’Assessore alla Cultura della Regione Marche, Vittoriano Solazzi, è stata presentata presso la Sala Raffaello della Regione Marche la mostra “Barocci torna a Loreto. ‘L’Annunciazione della Vergine’ sottratta al Santuario da Napoleone”, che verrà inaugurata domenica 6 dicembre 2009, alle ore 17,00, presso il Museo Antico Tesoro di Loreto e sarà visitabile fino all’8 marzo 2010.
Organizzata dalla Delegazione Pontificia di Loreto e dal Centro Studi Lauretani, la mostra è affidata alla cura di Vito Punzi e comprende l’esposizione de L’Annunciazione della Vergine, la tela del pittore urbinate Federico Barocci realizzata negli anni 1582-1584 per la Cappella dei Duchi di Urbino nella Basilica della Santa Casa di Loreto e sottratta nel 1797 da Napoleone. Riportata in Italia, oggi è conservata a Roma, nei Musei Vaticani. L’esposizione di Loreto, il cui allestimento è stato curato dall’Arch. Maurizio Belllucci, comprende una sezione introduttiva e didattica utile a capire il processo compositivo dell’opera baroccesca.
Nel presentare l’evento, l’Assessore Solazzi ha inquadrato anzitutto la mostra lauretana nel contesto delle recenti importanti esposizioni organizzate in varie località delle Marche (Urbino, Caldarola, Serra San Quirico, Ascoli Piceno e il recente accordo con il Palaexpo di Roma per la mostra su Lorenzo Lotto) finalizzate alla valorizzazione del ricco patrimonio artistico regionale: “Torna a casa un figlio delle Marche, un evento che testimonia la volontà e l’impegno della Regione di proseguire nella valorizzazione delle sue ricchezze. Vorrei che per questo ritorno dell’opera baroccesca a Loreto”, ha aggiunto Solazzi, “i primi visitatori della mostra fossero proprio i marchigiani”.
“Dopo l’imponente monografia dedicata a Federico Barocci curata dal Prof. Andrea Emiliani e pubblicata nel 2008 da Il Lavoro Editoriale”, ha detto Mons. Tonucci, “sono fiero di poter riavere a Loreto, anche se temporaneamente, la bellissima tela del Barocci. Tanto più che questa mostra segna un primo passo nella collaborazione tra il Museo Antico Tesoro di Loreto e i Musei Vaticani. Grazie alla disponibilità del Direttore, il Prof. Antonio Paolucci, stiamo mettendo in cantiere altre importanti iniziative”. Nel suo intervento Mons. Tonucci ha voluto anche ringraziare gli enti che hanno contributo alla realizzazione della mostra: i Musei Vaticani quale prestatore dell’opera, l’Assessorato alla Cultura della Regione Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio di Loreto, la Fondazione Montanari di Fano e infine la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.
Presente anch’egli alla conferenza stampa, fr. Stefano Vita, Vicario della Delegazione Pontificia e Direttore del Centro Studi Lauretani, ha sottolineato come “il ritorno de “L’Annunciazione della Vergine” dopo due secoli sia un segno importante che manifesta anche l’intendimento della Delegazione Pontificia di vivere e promuovere una profonda amicizia con il mondo dell’arte, perchè certi, come ricorda Benedetto XVI, rivolgendosi agli artisti, che “questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione”.
Causa l’impossibilitati a partecipare dei professori Antonio Paolucci e Andrea Emiliani, il programma dell’inaugurazione della mostra è il seguente:
Domenica 6 dicembre 2009 – Ore 17.00 - Sala “Pasquale Macchi” - Loreto
- Saluto di S.E. Mons. Giovanni Tonucci
- Intervento della Prof.ssa Anna Maria Ambrosini Massari (Storica dell’Arte – Università di Urbino)
- Trasferimento al Museo Antico Tesoro per l’inaugurazione
NOTA INFORMATIVA
Federico Barocci
Figlio di Ambrogio, impegnato in una bottega di studio e lavorazione di strumenti di precisione, Federico Barocci nasce ad Urbino in data incerta (1528?, 1535?). Dopo una prima educazione all’arte del pittore forlivese Francesco Menzocchi, che giunse nel Montefeltro negli anni 1543-44, Federico colse l’opportunità di fare apprendistato, collaborando ai lavori urbinati affidati al veneziano Battista Franco, detto Semolei. Dopo un primo soggiorno di solo studio, Roma fu teatro della sua attività negli anni 1560-63, durante i quali Federico si dedicò alle decorazioni del Casino del Belvedere dei giardini vaticani e allo studio e alla copia di opere di Michelangelo, in particolare della volta della Cappella Sistina e del “Mosè” in San Pietro in Vincoli. Rientrato in patria, l’intera sua attività artistica fu condizionata da frequenti stati di infermità, fino alla morte, avvenuta ad Urbino nel 1612.
“L’Annunciazione della Vergine” per il Santuario di Loreto
“L’Annunciazione della Vergine” è stata dipinta da Federico Barocci tra il 1582 e il 1584 per la cappella del duca Francesco Maria II della Rovere nella Basilica della Santa Casa di Loreto. Tra i documenti che raccontano la sua realizzazione è di particolare interesse la lettera che lo stesso Federico scrisse a Giovanni De Tomasi, conte di Montebello, dove affrontava il problema della luce nella cappella lauretana, dichiarando la propria contrarietà alla realizzazione di una invetriata dipinta, perché sarebbe stata causa di minore luminosità. Sottratta al Santuario nel 1797 da Napoleone Bonaparte e trasferita a Parigi, la tela prese nel 1815 la via di Roma, dove fu collocata nella Pinacoteca Vaticana. Viste le precarie condizioni di conservazione, subì un primo ma insoddisfacente restauro nel 1925. un nuovo restauro compiuto nel 2000 restituì all’opera una felice visibilità dell’immagine e della sua tecnica espressiva.
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