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ANCONA / 19-12-2009

BIOTECNOLOGIE E INNOVAZIONI / importanti impulsi per la ripresa economica. A Jesi (Ancona) un convegno su settore Biotech

Venerdì 18 dicembre alle 14,30 presso la sede della Banca delle Marche di Jesi incontro “Competitività e innovazione: nuove sinergie ed esperienze regionali nel settore Biotech” promosso da Marche Biotech e Banca delle Marche.


Le Marche si confermano sempre più realtà ad alto coefficiente tecnologico e innovativo. Il mercato delle biotecnologie ha dato un importante impulso all’economia e allo sviluppo della regione, tanto da valere la costituzione di Marche Biotech associazione indipendente e apartitica che si ispira ai principi etici fondamentali dell’industria biotecnologica europea. Marche Biotech raggruppa importanti realtà locali innovative (Eridania Sadam, Diatech, Diatheva, Sparkle) per sviluppare nuove sinergie, creare le condizioni per una crescita internazionale, sostegno occupazionale, nuove e durature opportunità per i giovani.

Diatech (unica azienda in Italia nella ricerca farmacogenetica) ha dato impulso a questa tendenza, creando training center e laboratori di ricerca (che si estenderanno a 6.000 mq nel prossimo anno) proprio a Jesi.

Di recente Diatech ha costituito, insieme al CRO (Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano, PharmaDiagen, primo spin-off che coniuga in ambito oncologico ricerca, sviluppo, formazione, produzione, commercializzazione, per combattere il cancro utilizzando la farmacogenetica.

“In un futuro non troppo lontano, non esisteranno più farmaci uguali per tutti. Grazie alla farmacogenetica, arriveremo alla personalizzazione anche di quelli da banco. Attraverso una card farmacogenetica, che Diatech sta già sviluppando da tempo e che abbiamo presentato lunedì scorso in un simposio internazionale ad Aviano ed in questi giorni alle Istituzioni del Friuli da dove il progetto parte, ognuno di noi potrà avere la propria carta di identità genetica con la quale riceveremo cure e farmaci su misura. Siamo partiti per priorità e per dovere dall’ambito oncologico, ma stiamo già lavorando a più ampio spettro. Siamo partiti dal Friuli perché il CRO di Aviano è la più importante realtà pubblica in Italia sulla farmacogenetica, ma contiamo di portare i risultati di questa esperienza anche nella nostra regione” conclude Fabio Biondi, presidente Diatech.

IL MERCATO DELLE BIOTECNOLOGIE

Il mercato globale delle biotecnologie è cresciuto del 10,6% nel 2007 raggiungendo un valore di $ 171.803 milioni. Nel 2012 si prevede un incremento del 60,5% sul 2007 ed un valore complessivo di $ 275.757 milioni. Il segmento medicina/salute genera da solo il 69,4% del valore di mercato. (fonte: researchandmarkets.com).

Entro il 2015 circa la metà della produzione mondiale delle più importanti coltivazioni alimentari e di mangime saranno probabilmente derivanti da specie vegetali sviluppate attraverso la biotecnologia. Oggi le biotecnologie vengono usate nel settore dell'agricoltura e della sanità, nonché in certe industrie. Molte altre applicazioni - come la medicina rigenerativa - sono ancora allo stadio di sviluppo iniziale.

Il settore della farmacogenetica (che guarda a come i geni di un individuo agiscono sulla sua risposta a determinati farmaci) influirà sulla progettazione di trial clinici e sulle modalità di prescrizione dei farmaci. Nell'industria chimica il valore delle sostanze biochimiche potrebbe raggiungere tra il 12 e il 20% della produzione chimica complessiva (rispetto all'1,8% nel 2005) (fonte: OCSE 09 giugno 2009).

In Italia, alla fine del 2008, sono state censite 260 società che investono in ricerca e sviluppo nel biotecnologico di cui 40 sorte nell’ultimo anno ed oltre il 50% nate negli ultimi dieci anni. Il giro di affari ammonta a 15,3 miliardi di € (+ 18% rispetto all’anno precedente). Gli addetti in Italia sono 41.000 (+36% sull’anno precedente). Il valore della produzione è stato pari a 15,3 miliardi di € con un incremento del 18%. (fonte: Biotecnologie in Italia 2009. Rapporto Blossom & Company e Assobiotech).

Gli spin off accademici sono 37 (su 260 società) prevalentemente al nord del Paese; delle 260 imprese 95 risultano situate in parchi o incubatori spesso patrocinati da enti territoriali. Sono stati concessi alle università italiane nel 2007 130 nuovi brevetti e queste hanno stipulato 89 contratti di licenza con imprese italiane per il 69% (Sesto Rapporto NETVAL, 2009).

- Uno Notizie Ancona -


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