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ROMA / 07-02-2010

LE MANI SULLA PROTEZIONE CIVILE: DA RISORSA A PERICOLO / decreto per trasformare la Protezione Civile in Spa




No a Protezione Civile Spa: Il 18 febbraio sarà un “no Bertolaso day”.
L’Osservatorio civile, rete di volontari, associazioni, comitati territoriali, sindacati, partiti, si mobilitano contro l’approvazione del decreto che istituisce la Protezione civile Spa
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Il 18 febbraio, nel pomeriggio, è stata indetta, all’università La Sapienza, un' assemblea pubblica, per dire no al decreto 195 in discussione in Parlamento. «C’è poco tempo per impedire la privatizzazione delle emergenze; per impedire che il governo porti a compimento l’opera di snaturamento di uno strumento fondamentale, in un Paese a rischio come il nostro: la Protezione Civile.

Con l’obiettivo di governare il territorio, fuori da ogni controllo democratico, sfruttando le emergenze», afferma l’appello di lancio dell’iniziativa (accessibile sul sito www.osservatoriocivile.org), che ha raccolto già oltre 3mila adesioni. «La Spa potrà agire da general contractor, detenere immobili, fare utili. Così si rendono le emergenze un business», è scritto nel testo.


Alla protesta ieri hanno aderito, con una lettera, anche 60 parlamentari del Pd, che si aggiungono alla lunga lista di sottoscrizioni: il responsabile ambiente della Cgil Claudio Falasca, Carlo Podda e Antonio Crispi della Fp Cgil, la Fp Cgil presidenza del Consiglio dei Ministri, il sindacato di base Rdb, le organizzazioni sindacali dei vigili del fuoco, rappresentati dei partiti della sinistra (Prc, Verdi, Pdci, SeL), il portavoce dell’Idv Leoluca Orlando, le associazioni dei terremotati aquilani, il Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano, la Rete No Ponte di Reggio Calabria, rappresentati dei No Tav, intellettuali e decine di movimenti e comitati, volontari e realtà locali di Protezione civile.

La Spa «potrà agire in qualsiasi circostanza, avvalendosi del potere di emanare ordinanze in  deroga ad ogni legge e disposizione vigente.

Si produce così uno snaturamento istituzionale. Il presidente del consiglio interviene su qualsiasi opera con strumenti discrezionali, coperto dal marchio positivo di migliaia di volontari e associazioni.

Ci batteremo contro questa conversione ed esprimiamo solidarietà a tutti coloro che si stanno muovendo per informare i cittadini della gravissima distorsione che l’approvazione di questo atto può portare alla vita democratica del Paese», afferma la lettera dei parlamentari dell’opposizione.


La Protezione civile, sostiene la rete Osservatorio civile, da una risorsa per il Paese sta diventando un pericolo per la democrazia.

Dal 2001, quando Bertolaso è diventato capo della Protezione civile, sono state varate quasi 700 ordinanze in deroga al codice degli appalti pubblici, ai piani regolatori, alle norme su salute e sicurezza del lavoro, alle leggi ambientali.


La protezione civile ha abbandonato previsione e prevenzione delle calamità naturali per diventare un grande ente appaltatore delle opere pubbliche legate ai grandi eventi, libero dal controllo della Corte dei Conti. Con risultati, com’è possibile vedere alla Maddalena, tutt’altro che efficienti.

La Protezione civile ha militarizzato interi pezzi del territorio: le discariche campane e l’inceneritore di Acerra sono state definite siti d’interesse strategico nazionale, per nascondere i gravi rischi per la salute causati dalla  violazione delle norme in materia di salute dei cittadini.

Nei campi dell’Aquila è stato impossibile anche solo fare assemblee o volantinare ed è stato imposto, senza neppure consultare cittadini, il Piano case, che produrrà gravi danni sul tessuto urbanistico della città.


Ancora oggi, in Abruzzo, circa 8mila cittadini vivono negli alberghi sulla coste, e non sono partiti i lavori di ricostruzione, neppure per le case con danni lievi.« La Protezione civile che ci serve deve fare tutt’altro.

Prevenire le calamità naturali, partecipare all’unica grande opera utile al Paese: la messa in sicurezza del territorio», è scritto  nell’appello.


Di questi temi, insieme a lavoratori, associazioni, volontari, partiti, si parlerà nell’assemblea pubblica del 18 febbraio.

Nella mattina della stessa giornata i Vigili del fuoco dell’Rdb Cub hanno indetto, contro la Protezione civile Spa, un presidio di protesta davanti al Parlamento.


Per adesioni: [email protected]

www.osservatoriocivile.org


Rete Osservatorio Civile

- Uno Notizie Italia - Roma -


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