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VITERBO / 10-02-2010
VITERBO, MAMMA VIOLENTA: BAMBINO IN ADOZIONE RISCHIA LA MORTE / Viterbo, tentato omicidio bimbo in adozione: donna ammanettata
Viterbo, ultime notizie tentato omicidio bambino in adozione VITERBO - Avrebbe tentato di uccidere il figlio adottivo di 5 anni per una marachella, sbattendogli più volte la testa sull'asfalto e colpendolo con un corpo contundente.
Per questo la squadra mobile di Viterbo ha fermato una donna nigeriana dell'età di 50 anni con pesanti accuse: tentato omicidio e lesioni gravissime.
Il bambino, originario del Burkina Faso, era stato adottato lo scorso novembre.
L'ordine di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Viterbo conseguentemente alle indagini svolte dalla squadra mobile su un bambino trovato in fin di vita il 2 febbraio 2010 in una stradina di campagna, vicino all'auto della madre, tra Viterbo e Tuscania.
Il bimbo si trova adesso ricoverato a Roma nel reparto di Terapia intensiva del Policlinico Gemelli, le sue condizioni andrebbero migliorando, anche se gravi. Infatti ha subito alcune lesioni profonde alla testa ed in altri punti del piccolo corpo.
SUL LUOGO DEL TENTATO OMICIDIO ERA INTERVENUTA LA SQUADRA MOBILE DI VITERBO
Il tragico fatto è di pochi giorni fa, quando la squadra mobile di Viterbo, diretta da Fabio Zampaglione, era subito intervenuta dopo la segnalazione di un passante per un'emergenza in una stradina di campagna tra Viterbo e Tuscania.
Gli uomini della Polizia di Stato e gli addetti del 118, poi sopraggiunti, avevano trovato il piccolo bimbo in un vero e proprio bagno di sangue.
La madre del bambino aveva provato ad attribuire le ferite ad un investimento causale, anche se fin da subito la squadra mobile sospettava che il bimbo fosse stato violentemente colpito utilizzando un corpo contundente.
Il bimbo, ricoverato in ospedale, ma in fase di miglioramento, grazie a degli esperti in neuropsichiatria infantile, è stato in grado di mimare l'accaduto agli inquirenti tramite un piccolo orsacchiotto in peluche.
La donna fermata è stata rinchiusa nel carcere di Civitavecchia, in provincia di Roma.
LA COPPIA VIVE A VITERBO, DA NOVEMBRE AVEVA IL BAMBINO IN ADOZIONE
Il padre del bambino, professionista che lavora a Viterbo, il giorno dell'accaduto si trovava in ospedale per un piccolo intervento. La coppia, sposata da 20 anni, risiede nel capoluogo della Tuscia e recentemente, nel novembre 2009, aveva ottenuto il bimbo in adozione, bambino fortemente voluto dalla coppia viterbese.
Nella foto il capo della Squadra Mobile di Viterbo Fabio Zampaglione
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