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MILANO / 19-02-2010
QUANDO GLI ITALIANI RESTANO IN PANNE / italiani al volante un disastro. Chiedono aiuto anche per cambiare una ruota
Gli uomini chiamano gli amici e le donne il fidanzato, mentre più di 600 mila automobilisti hanno pagato un carro attrezzi, solo 7 italiani su 100 si assicurano per l’assistenza stradale
Il tempo inclemente di queste ultime settimane ha causato non pochi disagi agli automobilisti italiani, ma loro sono in grado di affrontare l’imprevisto? Secondo l’indagine commissionata a TNS Italia da Assicurazione.it, comparatore leader del mercato RC Auto, pare di no. Può sembrare strano, ma basta una ruota a terra e oltre 9 milioni di italiani non sanno cosa fare.
Nonostante la necessità di cambiare un pneumatico sia un caso piuttosto frequente (a ogni patentato capita in media fra le 2 e le 3 volte nel corso della propria “carriera automobilistica”) un quarto dei guidatori italiani dichiara di non essere in grado di sostituire una ruota bucata (il dato sale al 44% se si considerano solo i neopatentati) e fra chi si è trovato a doverlo fare, oltre 6 milioni hanno chiesto aiuto.
Se gli uomini in panne si rivolgono soprattutto agli amici (74% degli intervistati), le donne chiedono aiuto prevalentemente al partner (47%) o ad altri automobilisti di passaggio (29%). Quasi un milione e mezzo, infine, quelli che sono stati costretti a ricorrere a un carro attrezzi e la metà di loro lo ha dovuto pagare di tasca propria, spendendo solo per la chiamata fino a 90€. Eppure assicurandosi sarebbero bastati meno di 4 centesimi al giorno per non avere problemi.
“La copertura aggiuntiva dell’assistenza stradale è sottoscritta da appena il 7% degli automobilisti italiani”, ha commentato Alberto Genovese, CEO di Assicurazione.it, “probabilmente il motivo risiede in una conoscenza poco approfondita delle garanzie accessorie. Bastano 15€ di aggiunta sul premio RC per avere l’assistenza completa per un anno. ”
Ma quali sono le zone e le professioni d’Italia più previdenti? Può non sorprendere scoprire che negli ultimi 12 mesi il più alto numero di polizze per l’assistenza stradale è stato sottoscritto nelle regioni in cui lo scorso anno si sono avute le nevicate che hanno causato i maggiori inconvenienti.
Se, come ha dichiarato Genovese, il dato nazionale è del 7%, in alcune regioni cresce in maniera sostanziale; in Lombardia si arriva al 13%, in Piemonte al 10% e in Valle d’Aosta, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Liguria si supera l’8%. Puglia (1,9%), Campania (2,3%), Sicilia (2,7%) e Calabria (2,9%) le regioni meno propense a sottoscrivere questo tipo di copertura.
A livello nazionale non sembrano esserci grandi differenze fra uomini e donne (6,9% gli uomini che sottoscrivono la polizza di assistenza stradale, 7,5% le donne), sembra invece che mettere la fede al dito renda più previdenti. A confermarlo il dato del 7,5% degli sposati che, per non rischiare di trovarsi impreparati davanti a un guasto della propria auto, si assicura. I single si preoccupano di meno e solo il 6% di loro aggiunge alla polizza RC auto l’assistenza stradale.
Sempre secondo l’analisi dei dati, le categorie professionali che hanno sottoscritto il maggior numero di polizze per l’assistenza stradale sono stati i dirigenti (9.45%), i medici (8.90%) e gli impiegati (8.23%).
Chi proprio sembra non curarsi di questo tipo di copertura sono gli ecclesiastici. Solo lo 0.5% dei preti al volante ha stipulato un contratto di assicurazione per l’assistenza stradale, ma il dato muta se si guarda ai religiosi che guidano nelle metropoli italiane; a Milano si sale al 3%, a Roma, addirittura, al 13%.
La Divina Provvidenza, forse, non abita in città.
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