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RIMINI / 19-02-2010
ENERGIA SOLARE IN EMILIA ROMAGNA / ''Gasolare Emilia-Romagna'', primo gruppo d’acquisto regionale per il fotovoltaico
E’ uno dei più grandi gruppi d’acquisto per il fotovoltaico mai nati, il primo a coprire l’intero territorio regionale. “Gasolare Emilia-Romagna”, organizzazione che raccoglie oltre 250 famiglie, ha terminato nei giorni scorsi le procedure della gara per scegliere le imprese che forniranno i diversi servizi per le installazioni degli impianti. La Ubisol di Rimini è risultata tra le cinque aziende vincitrici, dopo una selezione operata tra le 147 aziende italiane specializzate nella progettazione e installazione di impianti fotovoltaici invitate alla gara. Con la Ubisol, hanno vinto la gara altre due imprese emiliano-romagnole, una veneta e una lombarda. Saranno dunque queste cinque realtà a provvedere all’installazione degli impianti fotovoltaici, consentendo così alle 250 famiglie del gruppo d’acquisto regionale di usufruire del “Conto energia”, con un vantaggioso ritorno economico per le tasche dei cittadini e con notevoli benefici per la salute pubblica e ambientale.
Il gruppo d’acquisto “Gasolare Emilia-Romagna” è coordinato dall’associazione di promozione sociale no profit Fazz Club di Modena. L’iniziativa è patrocinata dalle Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, dai Comuni di Ferrara, Cesena, Ravenna, Rimini, Carpi e Sassuolo e dal Wwf Emilia-Romagna.
Aderire al gruppo ha costituito un’opportunità di grande importanza per le famiglie che, usufruendo di un maggiore potere d’acquisto, potranno contare su prezzi più vantaggiosi per l’installazione degli impianti, su maggiori garanzie di qualità e durata e sulle migliori condizioni per eventuali finanziamenti bancari. Anche per quest’ultimo aspetto, quello dei servizi finanziari, Rimini ha ben figurato: la banca prescelta per affiancare le 250 famiglie aderenti al gruppo sarà infatti Eticredito, Banca Etica Adriatica, istituto che ha la sua sede a Rimini.
UBISOL
Ubisol s.r.l. è una società fondata a Rimini nel gennaio del 2006 con lo scopo di studiare, incentivare e promuovere l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile.
Tra i riconoscimenti ottenuti, il primo premio della business plan competition di Rimini e della Repubblica di San Marino “Nuove Idee Nuove Imprese", vinto col progetto di un caricatore solare tascabile, in grado di alimentare i dispositivi elettronici più diffusi, come cellulari e lettori mp3. L’amministratore delegato della società è l’ingegner Francesco Rinaldi, che nei primi mesi del 2007 ha traghettato la società verso la nuova sfida: diventare un punto di riferimento in Emilia-Romagna per la progettazione e l'installazione di impianti fotovoltaici a uso civile e industriale. Conseguentemente, nel giugno 2007, il numero dei soci è passato da due a quattro (Francesco Rinaldi, Marco Polazzi, Matteo Ronconi e Luca Ciccarelli) per poter far fronte allo sviluppo del mercato e alle crescenti richieste d'installazione. Oggi Ubisol progetta quotidianamente impianti fotovoltaici, eolici e solari termici; grazie ai propri progettisti e installatori riesce a garantire al cliente l'impianto “chiavi in mano”.
Protagonista della green economy in Romagna, la Ubisol nel 2009 ha registrato una crescita esponenziale, in controtendenza con i settori dell’economia tradizionale, tanto da acquisire i capannoni della nuova sede - a Rimini in via dello Stambecco - e incrementare la forza lavoro, procedendo all’assunzione di nuovi addetti. Anche il passo per la nuova sede, inaugurata a ottobre 2009 dal presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, è stato compiuto nel rispetto della filosofia aziendale e quindi secondo un’etica ambientalista: uffici, laboratori e magazzini Ubisol sono il primo esempio sul territorio di struttura artigianale “a impatto zero”, portata in classe A grazie ai numerosi interventi di miglioria e risparmio energetico, con l’installazione di un impianto fotovoltaico, un impianto solare termico e di una pala eolica che svetta sul tetto del capannone. L’intera struttura non ha avuto bisogno del collegamento con la rete del gas, mentre all’interno dell’azienda è stato studiato un sistema per il monitoraggio costante della produzione di energie alternative, che possa servire anche per le frequenti visite didattiche come esempio tangibile di costruzione ecocompatibile.
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