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ROMA / 23-02-2010

AGROALIMENTARE, CONTROLLO FRODI / Al lavoro l’Ispettorato centrale tutela della qualità e repressione frodi, a difesa dei prodotti agroalimentari

“Prosegue il tenace impegno. Tolleranza zero, come dimostrano i risultati di questo inizio 2010. E’ necessario proseguire sulla via della tolleranza zero contro chiunque attenti alla salute e alla buona fede degli italiani”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato il risultato del primo mese e mezzo di attività dell’organo di controllo ufficiale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l’ICQRF.
Sono molti i colpi messi a segno soprattutto nel settore vitivinicolo. L’Ufficio di Torino ha sequestrato 14 ettolitri di vino che non avevano ancora ottenuto la debita certificazione per diventare Cinque Terre Sciacchetrà DOC 2008. L’analisi isotopica eseguita sul prodotto ha rilevato anomalie in relazione alla tipologia, alla zona di origine e all’annata dichiarate, il vino risultava annacquato e l’alcool contenuto derivante da zuccheri estranei all’uva.In data 8 febbraio, lo stesso Ufficio ha posto sotto sequestro amministrativo 9.900 bottiglie di Salento IGT rosso privo delle caratteristiche per fregiarsi di tale designazione.
In Sardegna sono stati sequestrate circa 7.100 bottiglie di vino Cannonau di Sardegna DOC privo della idonea certificazione della competente Camera di commercio e oltre 330 ettolitri di vino Cannonau di Sardegna DOC con parametri analitici non rispondenti a quelli legali.
Funzionari dell’Ufficio di Conegliano (TV), il 9 febbraio, hanno sequestrato 14.400 bottiglie di vino denominato in etichetta Rosecco, con evidente richiamo alla denominazione di origine controllata Prosecco, in violazione delle norme e prescrizioni  sull’etichettatura dei prodotti vitivinicoli. Il vino era destinato al mercato inglese. Lo stesso ufficio ha posto sotto sequestro oltre 7.770 bottiglie di vino rosso da tavola che riportava in etichetta riferimenti alle Colline Venete non ammessi per i vini generici.
In Toscana, nell’ambito delle attività di controllo sui vini IGT, sono stati  sequestrati 45.000 litri di vino toscano IGT che non trovavano nessuna giustificazione nei documenti di cantina. Sequestrato, in provincia di Firenze, per gravi carenze sanitarie e pesanti inadempienze amministrativo-contabili, un intero stabilimento vitivinicolo con i relativi macchinari e oltre 1500 ettolitri di vino sfuso e imbottigliato (50.000 bottiglie) di varie tipologie di vini a Indicazione geografica o a Denominazione di origine. E ancora, u milione e 200 mila barattoli di macedonia, sottratti al commercio dall’Ufficio di Napoli per mancanza di tracciabilità.
Denunciato dai pubblici ufficiali dell’Ufficio di Roma  un rappresentante che riforniva gli esercizi di ristorazione di olio extravergine di oliva risultato alle analisi olio di semi colorato con clorofilla.
Sequestrate patate francesi per circa 2.000 chilogrammi che venivano offerte al pubblico con indicazioni ingannevoli evocanti l’origine italiana.
Risale a pochi giorni fa, presso un esercizio commerciale cinese, il sequestro da parte di funzionari dell’Ufficio di Conegliano 41 confezione di pesce, 300 confezioni di prodotto denominato Salami e oltre 20 chilogrammi di farina di patate, privi di ogni indicazione che obbligatoriamente deve essere riportata in etichetta.
“Con questi primi risultati – ha dichiarato il Ministro Zaia - l’ICQRF si conferma il primo organo di controllo del settore agroalimentare. Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti, e, anzi, ho chiesto alla struttura di intensificare i controlli, soprattutto nel settore oleario e in quello lattiero-caseario”.


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