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ROMA / 15-03-2010
LIBRI, ''LOMBARDI E IL FENICOTTERO'' / il libro di Carlo Patrignani su un esempio di politico onesto, Riccardo Lombardi
Un libro da non perdere su Riccardo Lombardi, un politico onesto e coerente che sarebbe stato prezioso nell'Italia di oggi
Ultime notizie libri Italia - Il libro "Lombardi e il Fenicottero" (L'asino d'oro edizioni), di Carlo Patrignani , ripropone, a 25 anni dalla morte, la figura atipica, non italiana, di Riccardo Lombardi, azionista, giellista prima, socialista poi, politico onesto e coerente, rigoroso, una fucina di idee e progetti che ne fecero un protagonista della storia della Repubblica.
Accanto a lui, il libro descrive la sua compagna Ena Viatto, il fenicottero, la staffetta partigiana che diffondeva materiale di stampa clandestino. Una coppia fuori dal comune, dagli schemi, schiva e riservata, allergica ad ogni prepotenza non solo fisica, mai approfittarono dei vantaggi e dei benefici della politica.
Riproporre questa figura di politico, sul quale nessuno ha mai nulla avuto da ridire quanto a onesta', rigore, coerenza, e che dal 1984 non ha avuto dalle stesse Istituzioni repubblicane che contribui' a edificare alcuna doverosa riconoscenza, vuol dire rimettere la politica nel suo giusto binario: un fare qualcosa per gli altri non per se', per la carriera, per l'arricchimento personale.
Ha mai pensato di avere piu' soldi? gli fu chiesto. Non avrei saputo che farne, non ho neanche una casa. A me basta comperare libri, rispose l'Ingegnere 'acomunista', che persegui' sempre l'obiettivo di una societa' socialista, quella che potesse dare a ciascuno la possibilitą di decidere della propria esistenza e della propria vita. Nel 1984, nel suo ultimo intervento al Comitato Centrale del Psi, sferro' la piu' impietosa critica che Bettino Craxi si sia mai sentito rivolgere da un socialista: "Un Psi cosi' non ha motivo di esistere". un anno prima nel 1983 aveva amaramente constato: "ci sono piu' socialisti in galera oggi che durante il fascismo".
La 'mutazione genetica' avvertita e temuta per cui da 'socialisti ministri' si diventa 'ministri socialisti' si era realizzata. Non dovette, dunque, attendere Tangentopoli per 'vedere come andra' a finire', ne' tanto meno il crollo del Muro di Berlino per realizzare le sue previsioni su quel comunismo, che da sempre riteneva 'non riformabile' avendo fallito la promessa del 'nuovo uomo', la liberazione dell'uomo, dall'alienazione in primis.
Ed ancora tanto per stare all'attualita', in una lettera conservata al fondo Amintore Fanfani al Senato, scriveva il 27 settembre 1962 (tanto per stare all'attualita' di oggi):
"Caro Presidente, mi permetto di insistere sull'opportunita' di non ritardare almeno l'annuncio delle conversazioni coi sindacati ai fini dello Statuto dei Lavoratori: siamo in presenza di una massiccia pressione sui salari e occorre dare non solo l'impressione, ma la certezza che se non moltissimo si puo' fare in fare di retribuzioni, tuttavia il governo di centro-sinistra dara' un bene piu' prezioso e pregiudiziale: un nuovo clima nei luoghi di lavoro, maggiore liberta' sindacale e dunque politica, un maggiore potere ai lavoratori.
Credo superfluo insistere sull'enorme valore dell'iniziativa e sulla opportunita' di dare corso alla circolare del Ministero delle Partecipazioni relativa a cio' che si puo' fare subito, sulla stessa materia, nelle imprese pubbliche.
Credimi, cordialmente fiducioso".
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