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ANCONA / 18-03-2010
MARCHE, POLVERI E INQUINAMENTO / la Regione convoca 61 comuni e 5 province per un drastico piano d’attacco
Marche, Polveri e inquinamento: “Muoviamoci all’unisono” - “Non possiamo più attendere oltre, occorre predisporre un drastico piano d’attacco per l’abbattimento dell’inquinamento dell’aria su area vasta territoriale – ha detto il dirigente del Servizio Ambiente della Regione Marche Antonio Minetti – Un piano d’azione concreto, che parta dal rispetto delle regole che ci sono, a cominciare dalla delibera 52/2007 che possa coordinare, fra tutti gli enti locali (con Anci e Upi in testa) un’azione unitaria e efficace che arrivi a prevedere interventi importanti diffusi sull’intero territorio marchigiano”.
La riunione tecnica operativa voluta dalla Regione è dettata dallo sforamento dei parametri di sicurezza ambientale verificatosi ripetutamente in molte città marchigiane durante i mesi di gennaio e febbraio di quest’anno. Addirittura, dicono i dati dei rilevamenti, in circa 60 giorni ne abbiamo avuti 30, quindi un giorno sì e uno no sono stati superati i limiti di sicurezza. Stante tale situazione d’allarme, prima che si arrivi a provvedimenti da parte delle autorità della Comunità europea o addirittura della Procura della Repubblica, occorre intervenire. E non bastano più le preoccupazioni locali o gli interventi palliativo come la chiusura al traffico delle domeniche…
Alla riunione, in presenza di assessori competenti, tecnici e dirigenti di 61 Comuni e 5 province delle Marche, oltre che dello staff del Servizio Ambiente della Regione Marche, si è deciso la linea di comportamento nell’immediato attraverso innanzi tutto la decisione di muoversi in maniera unitaria e coordinata, tutti insieme. Su un’area vasta comprendente tutta la fascia costiera adriatica e le intervallive, per evitare che le polveri di un Comune si spostino solo da una parte all’altra senza soluzione alla base.
Inoltre ogni ente locale preparerà un dossier che raccolga dati, interventi fatti, lo storico delle varie situazioni territoriali e le proposte, che saranno raccolte dalla Regione in un unico documento finale. Ogni Comune dovrà aver fatto un Piano dell’Aria come fosse un nuovo piano regolatore cittadino e insieme verranno avviate soluzioni su area vasta.
Tutto questo – ha concluso Minetti – sulla base del concetto fondamentale, ormai fondamentale, a guida di ogni programma politico futuro, che non c’è sviluppo possibile senza tutela ambientale.
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