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VERONA / 12-04-2010
VINITALY 2010, VERONA / Al salone del vino Vinitaly,i tappini di spumanti da collezione
Ultime notizie Vinitaly Verona - Nasce una nuova forma di collezionismo: i tappini di spumante come pregiati e rari francobolli.
E' un fenomeno scoppiato quest’anno al Vinitaly dove, accanto alla presenza di goumet e buongustai, si registra un boom di presenze di collezionisti capaci di percorrere chilometri per impossessarsi delle caratteristiche capsule dorate o argentate, trattenute dalle gabbiette di metallo delle bottiglie di spumante. Un vero pellegrinaggio tra gli stand delle diverse cantine per chiedere o arraffare furtivamente i “tappini” dai banchi di sommelier che ben conoscono questa realta'.
Un giro di affari rilevante che conta un numero elevato di appassionati disposti a spendere piu' per il tappino che per le bottiglie per conquistare alcune rarità. Il valore dipende dal prodotto, della cantina e dell’ annata, ma per i pezzi piu’ pregiati si parla anche di centinaia di euro.
Le più ambite? Le produzioni limitate in Franciacorta, e gli imbottigliamenti numerati legati alle ricorrenze delle cantine del Prosecco di Valdobbiadene ma anche quelle dell’Asti spumante. Il “catalogo” dei tappini viene aggiornato ogni anno sulla base delle nuove produzioni ed è una vera e propria bibbia di riferimento per i seguaci di questa nuovo hobby che è una evidente espressione dell’effetto traino sull’economia provocato dal successo del mondo del vino. e delle spumante.
L’Italia è diventata il primo produttore ed esportatore mondiale mettendo a segno nel 2009 uno storico sorpasso dello spumante sullo champagne:: sulla base dei dati consuntivi divulgati dalla federazione degli esportatori del settore transalpini sono state spedite all'estero 8,87 milioni di casse da 12 bottiglie (106 milioni di bottiglie) mentre lo spumante Made in Italy ha fatto segnare il record storico di 203 milioni di bottiglie. Ogni grappolo raccolto in campagna che è in grado di attivare ben 18 diversi comparti con il settore del vino che, con un aumento del 50 per cento in dieci anni, dà oggi opportunità di lavoro in Italia a 1,2 milioni di persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio, con secondo uno studio della Coldiretti.
A crescere in modo esponenziale sono state le attività indotte che si sono estese negli ambiti piu' diversi: dall'industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall'enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall'editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione.
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