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POMEZIA / 27-04-2010

SPORT E SOLIDARIETA' / Pomezia, Fair Play: partita tra ex calciatori di Roma e Lazio e la Nazionale Attori






Lazio, ultime notizie Fair Play 
- Stadio comunale di Pomezia. 24 aprile 2010. E’ il “ Fair Play Day”. Si gioca una partita tra ex calciatori di Roma e Lazio e la Nazionale Attori. Una iniziativa di solidarietà, fortemente voluta da FJ Comunicazione di Daniela Amara, dai Comuni di Ardea e Pomezia e dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play. La partita ha lo scopo di  trasmettere ai più giovani un messaggio positivo legato al Fair Play,  inteso come rispetto delle regole e  delle decisioni dell’arbitro, ma anche, solidarietà ed amicizia.


La giornata si presenta in una cornice festosa, sotto un  cielo plumbeo, schiaritosi improvvisamente dopo 24 ore di pioggia incessante, in una miracolosa tregua concessa dallo stesso Giove Pluvio che, con una forte pioggia,  aveva salvato dalla sete la XII Legione  dell’esercito romano di Adriano accerchiato, in Germania.
Gli spalti sono gremiti di spettatori e molti di essi sono bambini, come anche sul campo sono presenti molte squadre giovanili delle scuole di calcio, che come nuvole di zanzare inseguono attori e giocatori per gli autografi.

L’incasso della partita, circa 5000 euro, è stato devoluto per favorire diversi ragazzi di famiglie meno fortunate, in varie parti d’Italia,  per affrontare le spese soggiorno e frequentare uno stage gratuito presso la scuola calcio di Sandro Tovalieri durante il il famoso Torneo Cedial Racing Cup, e fare anche amicizia con i ragazzi delle grandi squadre blasonate come la Roma, il Milan e la Juve.
La partita è preceduta dalla presentazione dell’ Inno del Fair Play, Gioco corretto e Fair Play” cantato dal coro delle “Matite Colorate, che si esibiscono insieme alle mini majorettes di Pomezia.

Il brano “ Dimmi come giochi e ti dirò chi 6 “ - composto dal Maestro Germano Neri e P. Luca M. Zecchetto in sinergia con il Comitato Nazionale Italiano Fair Play - è  realizzato in italiano e in una versione a quattro lingue (Italiano, Inglese, Portoghese e Francese)  e  traduce, in una musica orecchiabile e parole semplici,  le regole della carta europea del Fair Play,  in linea con le finalità  della manifestazione, per divulgare la cultura sportiva del rispetto delle regole, della tolleranza e della solidarietà.
Il brano tra l’altro dice che “una sconfitta ci può anche stare”, per insegnare a saper perdere.

A seguire l’inno di Mameli intonato a squarciagola da giocatori e pubblico.
La partita inizia con raggi di sole insperati. Ci sono in campo vecchie glorie del calcio ancora in forma, come Vincenzo Montella, Bruno Giordano, Sandro Tovalieri. Ma anche tra gli attori spiccano le prodezze di qualcuno, specialmente di Giorgio Pasotti, un vero talento, un fuoriclasse. Non importa chi vincerà, è un incontro di solidarietà per educare i più giovani, che per fortuna sono molti, al rispetto delle regole, delle decisioni dell’arbitro, della superiorità dell’avversario.
Lo speaker ha spiegato per sommi capi le finalità della manifestazione tra gli applausi del pubblico.  

Gli attori che hanno dato conferma di presenza sono: Maurizio Aiello, Giorgio Pasotti, Sebastiano Somma, Maurizio Mattioli, Alessio Di Clemente, Fabrizio Rocca, Ivan Zazzeroni, Antonio Rossi, Piero Mazzocchetti, Simome Montedoro, Matteo Guerra, Raffaello Balzo,Riccardo Sardonè, Edoardo Velo, Marcelo Fuentes, Milo Coretti, Ludovico Fremont, Gaetano Amato, Andrea Montovoli, Giuseppe Zeno,Danilo Brugia, Emanuele Propizio, Edoardo Siravo, Raimondo Todaro, Stefano Masciolini, Stefano Pantano, Marco Falaguasta, Gabriele Greco, Luca Lionello. La squadra degli  ex calciatori di serie A è capitanata da Sandro Tovalieri, con  Luca Marchegiani, Marco Garofalo, Vincenzo Montella, Bruno Giordano, Alberto Faccini, Stefano Desideri, Fabrizio Di Mauro, Odoacre Chierico, Franco Superchi, Sebastiano Nela, Alessio Scarchilli, Roberto Scarchilli.

Si affrontano senza risparmiarsi e, nonostante l’esperienza degli ex giocatori      ( peraltro alcuni di essi giocano tra gli attori, per equilibrare le formazioni) alla fine hanno il sopravvento proprio gli attori.
Appena la partita finisce i bambini - zanzara si fiondano sui giocatori per altri autografi e per immortalarsi in una foto con loro.
Consegnate targhe a Sandro Tovaglieri della scuola di calcio, al Presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play Ruggero Alcanterini - punto di riferimento del fair play italiano, al Comune di Ardea e gagliardetti del Comitato Nazionale Italiano Fair Play con il decalogo di etica sportiva, in ricordo del “Fair Play Day”,  a giocatori e attori.  

Quando si vede una manifestazione come questa, non lo nascondo,non è per fare della inutile retorica,  I HAVE A DREAM, ho un sogno: quello che un giorno i “supporters” ( che si traduce     “ i sostenitori”,  come si chiamano i tifosi nel mondo anglosassone )  delle due squadre di calcio che si affrontano  in campo,  alla fine della partita se ne vanno insieme a bere una birra, come accade in altri sport, ad esempio il rugby.
Occorre diffondere nei giovani la cultura del saper perdere, perché è ovvio che se una squadra vince, l’altra perde.
La cultura del rispetto delle regole, del rispetto della superiorità dell’avversario e delle decisioni dell’arbitro.
Lo sport non deve solo servire al raggiungimento del primato, a costruire per forza un  campione, ma deve essere un mezzo per condurre una vita sana, per contrastare  certe  malattie e anche per tenere lontani giovani e grandi dall’abuso di alcool, dal fumo, dalla droga, comunque per condurre una vita migliore.

Le amicizie che si fanno in un campo sportivo d’erba, in un ring, in una piscina, in un campo da pallavolo o di basket, durano tutta la vita.
Le partite dovrebbero finire al 90° minuto e non continuare per tutta la settimana con processi in TV, titoli cubitali sui giornali, la moviola, le accuse agli arbitri, solo per privilegiare la vendita dei giornali o l’audience televisivo.
Il tifo è paragonabile ad una malattia, che non ti fa vedere le cose con gli occhi giusti e come tale va curata. Ben vengano perciò una dieci cento di queste partite, di iniziative come questa perché è dall’esempio dei giocatori e di persone di successo che può essere meglio trasmesso  il messaggio del fair play come stile di vita, gioco leale, ma anche solidarietà ed amicizia.

Giorgio de Tommaso
COMITATO NAZIONALE ITALIANO
FAIR PLAY

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