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ROMA / 28-06-2010
STRAGE DI USTICA / Trent'anni dopo la strage di Ustica rimane il mistero. L'anniversario e la storia
Sono passati tre decenni dal disastro aereo che costò la vita a 81 persone, tra cui 13 bambini, a bordo del DC9 Itavia inabissatosi tra le isole di Ponza e Ustica il 27 giugno 1980.
Trascorsi tre decenni, Ustica continua a essere avvolta nel velo del mistero. La tragedia del Dc-9 Itavia precipitato la sera del 27 giugno 1980, non solo non è mai stata spiegata, ma continua ad alimentare polemiche e domande a cui nessuno pare voglia o possa dare una risposta.
Cosa è successo
Scomparso nel nulla dai cieli sopra il Tirreno, tra le isole di Ustica e Ponza, l’aereo veniva inghiottito dal mare con 81 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, partiti da Bologna e diretti a Palermo.
Ma la giornata di oggi non è solo la celebrazione di un una giornata nera dell’aviazione civile del nostro Paese, ma anche l’inizio di una tormentata vicenda giudiziaria che in trent’anni non ha saputo fornire alcuna risposta, dopo tre gradi di giudizio. Ed ora, tutto rimane da rifare, o meglio da ricostruire, dal momento che è stata decisa la riapertura dell’inchiesta.
Un caso difficile, una disastro aereo che non è da imputare all’errore umano bensì a motivi di natura ben diversa. E’ stato finora accertato che la strage non fu creata dal caso, che a bordo dell’aereo non era stata piazzata una bomba. La pista più seguita è quella dell’abbattimento dell’aereo da parte di un missile. E in effetti, proprio nella sera della tragedia era in corso una missione militare di addestramento.
Sicuro è che la sera del 27 giugno qualcuno vide e si rese conto di quanto stava accadendo, ma i dati delle registrazioni non sono mai stati resi disponibili, andati perduti irrimediabilmente. Troppi personaggi del mondo militare coinvolti, probabilmente troppi segreti che non possono essere rivelati. Ma nel corso di questi trent’anni, numerose morti sospette di ufficiali dell’aeronautica e dell’esercito, hanno contribuito a rendere il mistero ancora più fitto.
Intanto, il presidente della Repubblica, Napolitano, in occasione del trentesimo anniversario della strage, chiede di fare luce su Ustica, chiedendo il contrubuto e la partecipazione delle istituzioni.
E proprio nella giornata di ieri, nella Cappella Farnese di Palazzo D'Accursio a Bologna, si è svolto un convegno, “Come abbattere il muro di gomma” sul tema della strage di Ustica. Promotrici dell’iniziativa l'Associazione dei parenti delle vittime e la scuola di politica Democratica, con lapartecipazione di esponenti politici e civili.
Durante la giornata sono stati trattati vari argomenti – il coinvolgimento della politica, del governo italiano degli altri paesi coinvolti - cercando di fare il punto della situazione, analizzando quando in effetti è stato fatto durante questi tre decenni: . i è trattato di un vero e proprio confronto per capire cosa è stato fatto in questi trent'anni per fare piena luce sulla tragica vicenda.
Ma soprattutto si sta cercando di dare un nome a quegli uomini che in ogni caso hanno avuto un ruolo di responsabilità nella strage e che hanno saputo e taciuto.
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