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USA / 18-07-2010

GOLFO DEL MESSICO, MAREA NERA / proseguono test Bp, il tappo tiene, greggio per ora bloccato

I risultati dei test sono meno buoni del previsto, ma si deve attendere ancora Come fare volontariato fotogallery I commenti e i progetti dei nostri lettori, nell'articolo i contatti dove inviare direttamente le proposte






Al momento la cupola della Bp sta reggendo bene e la pressione interna del pozzo è buona. Ma i test stanno continuando e con molta probibilità dureranno oltre le quarantotto ore previste.


Ultime notizie Golfo del Messico, 17 luglio 2010: Sono "meno buoni di quanto sperato” i risultati dei test sulla nuova cupola di contenimento del greggio che fuoriesce nel mare del Golfo del Messico. Questo è quanto ha riferito l’ammiraglio Thad Allen, comandante della Guardia costiera statunitense durante la conferenza stampa, riferendo inoltre che i valori di pressione registrati dagli strumenti non sono così alti da escludere la possibilità di altre perdite nel pozzo. Sarà in ogni caso necessario attendere altre ore per avere una visione definitiva della situazione.
Rimane invece ottimistica la posizione della Bp che osserva la tenuta della cupola e che giustifica i bassi valori della pressione come indicatori di un probabile e vicino svuotamento del pozzo.

Ultime notizie Golfo del Messico, 16 luglio 2010:Sebbene sia necessario attendere che il test venga portato a termine, pare che la cupola di contenimento da 75 tonnellate progettato dalla Bp per bloccare la fuoriuscita di greggio nel Golfo del Messico, stia funzionando. La fase più delicata riguarda il controllo della pressione all’interno del pozzo.

E il presidente Usa si è espresso con parole ottimistiche, nonostante la dovuta cautela:  "E' una buona notizia – ha detto Barack Obama - ma bisogna attendere la fine del test e, soprattutto non sopravvalutarci". In ogni caso il presidente considera il caso marea nera non risolto finché i due pozzi secondari non saranno completati.

Anche dal fronte della Bp sono stati espressi cautela e ottimismo, con il vicepresidente Kent Wells che ha riferito di  “risultati incoraggianti, il monitoraggio attuale non mostra niente di negativo".  Well ha affermato che la pressione nel pozzo "continua ad aumentare" come auspicato e che le trivellazioni dovrebbero riprendere presto nel primo pozzo di sostegno.

Ultime notizie Golfo del Messico, 5 luglio 2010: sempre più nei guai la Bp che ora viene accusata di nascondere il petrolio sotto la sabbia delle spiagge, invece di provvedere a una seria opera di bonifica. La British Petroleum dal suo canto dice di essere all'oscura e di approfondire. Intanto la marea nera si estende sempre di più e inarrestabile sta arrivando a minacciare le coste della Florida.

Ultime notizie Golfo del Messico, 27 giugno 2010: E’ iniziata l’evacuazione di tre degli impianti della British Petroleum nel Golfo del Messico a causa dell’avvicinamento della tempesta tropicale Alex. L’allontanamento dello staff dalla zona interessata dalla tempesta, hanno precisato dalla Bp, è dovuta principalmente a una forma precauzionale. Alex dovrebbe arrivare presso le coste del Golfo del Messico non più tardi di questa sera.
Per quanto riguarda le strutture utilizzate per il contenimento della marea nera provocata all'incidente della piattaforma Deepwater Horizon, continueranno il loro regolare lavoro, secondo quanto precisato dal portavoce della Bp, Neil Chapman.
Tutta la zona del Golfo del Messico è entrata ormai nella stagione delle tempeste e Alex è la prima a colpire. Ieri sera è stata infatti interessata la zona di Belize, in American centrale. Secondo le previsioni comunque, la tempesta dovrebbe attraversare la penisola dello Yucatan, in Messico e passare a ovest della macchia di greggio. Non si possono comunque fare delle previsioni certe sulle conseguenze del passaggio.

Tony Hayward, a capo della British Petroleum, ha reso noto che "l'imbuto" piazzato sul pozzo è ormai in grado di raccogliere una buona parte del petrolio che continua a fuoriuscire dal pozzo sottomarino nel Golfo del Messico. 
"Mentre parliamo - ha affermato - l'imbuto raccoglie circa 10 mila barili di petrolio al giorno".

Intanto la grande chiazza di greggio si sta estendendo paurosamente, coprendo un raggio dal pozzo di circa 200 miglia.
Secondo quanto dichiarato dal comandante della Guardia costiera americana: "Non si tratta di una chiazza uniforme ma letteralmente di centinaia di migliaia di piccole chiazze". Quella che stiamo combattendo - ha continuato - è una guerra insidiosa, perchè il petrolio attacca quattro stati l'uno dopo l'altro, e arriva da più direzioni in funzione delle condizioni meteorologiche".

Ultime notizie Golfo del Messico:
il quarto tentativo della Bp di chiudere la falla, che da oltre un mese inquina le acque e le coste del Golfo del Messico, è bloccato da nuovi intoppi. Durante l'operazione si è infatti bloccata la sega che doveva tagliare il tubo sottomarino. Aumentano le preoccupazioni del governo america, anche in vista dell'arrivo della stagione degli uragani.

Ultime notizie Golfo del Messico, 2 giugno 2010 - In attesa che la Bp metta in atto la nuova operazione di blocco della fuoriuscita di petrolio per mezzo di un nuovo "tappo", il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha promesso di portare i responsabili del disastro del Golfo del Messico in tribunale. "Lo prometto solennemente, - ha detto il presidente Usa durante il discorso di ieri dalla Casa Bianca - porteremo i responsabili della marea nera in tribunale a nome delle vittime di questa catastrofe e degli abitanti della regione". Vicino a Obama erano presenti i  responsabili della nuova commissione d'inchiesta sulla catastrofe della Deepwater Horizon.

Ultime notizie Golfo del Messico - Fallita l'operazione "Top Kill", la Bp riparte da zero con una nuova operazione al via in queste ore. Si tratta del Lower Marine Riser Package (LMRP), una sorta di tappo da posizionare sopra la valvola collegandolo ad una nave di appoggio. Questo ennesimo tentativo però non è privo di controindicazioni, poiché il rischio è di aumentare la fuoriuscita del petrolio di circa il 20 per cento, poiché prevede l'eliminazione del braccio mobile del pozzo.

Ultime notizie Golfo del Messico, 30 maggio 2010 -
Partita mercoledì scorso, l'operazione Top Kill ha miseramente fallito ogni tentativo di arginare la fuoriuscita di greggio dalla falla sottomarina. Ora non resta che attendere il nuovo piano che la Bp ha intenzione di lanciare.Il governo americano, che tanto si sta prodigando per far sentire la sua presenza e collaborazione con la gente locale, si trova in uno stato di grande difficoltà e imbarazzo. La Bp ha avuto finora dei costi che raggiungono il tetto di un miliardo di dollari, senza riuscire a prendere in mano il controllo della situazione a quasi un mese e mezzo dal disastro. Il danno umano e ambientale è comunque inquantificabile.


Ultime notizie marea nera 29 maggio - Le condizioni favorevoli del tempo stanno permettendo di controllare con successo le operazioni di bruciatura controllata del petrolio in mare. Si tratta di operazioni coordinate impiegate sopra l'acqua, sotto l'acqua, in mare aperto, e vicino alle zone costiere, nel tentativo di proteggere la costa e la fauna selvatica. L'operazione "Top Kill" intanto prosegue e i risultati secondo le fonti arriveranno, seppure non nell'immediato. La probabilità di riuscita si attesta sul 60/70 per cento.


Alcuni numeri sulla marea nera

Sono 20 mila le persone impiegate per la protezione il litorale e la fauna selvatica.

Circa 1.400 imbarcazioni sono impegnate in mare, tra cui skimmer, rimorchiatori, chiatte e navi per recupero, contenimento e pulizia, oltre a decine di aerei, veicoli telecomandati, e più unità mobili di perforazione offshore.

Circa 1,9 milioni di metri di braccio di contenimento e 1,5 milioni di metri di barriera sorbente sono stati dispiegati per contenere la fuoriuscita.

Sono stati recuperati circa 11,8 milioni di litri di acqua miscelata a greggio


Ultime notizie sulla Marea nera - L'hanno chiamata "Top Kill" l'operazione che avrebbe finalmente permesso la chiusura della falla del pozzo petrolifero della Bp che da settimane immetteva greggio nei mari del Golfo Messico. Al momento però i risultati incerti e deludenti. Il portavoce di Bp, Andy Gowers, ha riferito che l'operazione Top Kill sta andando avanti e continuerà almeno per altre 48 ore. MAPPA DIVIETO DI PESCA NEL GOFO DEL MESSICO


Intanto la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha esteso la zona di divieto di pesca nel Golfo del Messico in misura precauzionale per garantire che i frutti di mare siano protetti e sicuri per i consumatori.
L'area chiusa al momento è di circa 60,683 mila miglia quadrate, che è circa il 25 per cento delle acque federali del Golfo del Messico. Questo significa che circa il 75 per cento delle acque federali sono ancora disponibili per la pesca.

Secondo il NOAA, ci sono circa 5,7 milioni di pescatori sportivi nel Golfo del Messico, regione che solo nel 2008 ha venduto 25 milioni di viaggi di pesca turistica. La pesca commerciale ha fruttato oltre 370.000 tonnellate di pesce e frutti di mare.

La missione della National Oceanic and Atmospheric Administration  è di capire e prevedere i cambiamenti nel contesto della Terra, dalle profondità del mare alla superficie del sole, e di conservare e gestire le nostre risorse costiere e marine.


www.noaa.gov
www.facebook.com/usnoaagov
www.deepwaterhorizonresponse.co




Opportunità di volontariato nei seguenti Stati:

Louisiana:
www.volunteerlouisiana.gov/

Mississippi:
www.volunteermississippi.org/1800Vol/OpenIndexAction.do

Florida:
www.volunteerfloridadisaster.org/

Alabama:
www.servealabama.gov/2010/default.aspx

Volontari hotline:

Per informazioni sullo stato della costa o richiesta di informazioni sul volontariato:
001 (866) -448-5816
Offri la tua imbarcazione
001 (281) 366-5511

Avete idee e progetti per bloccare il grande disastro petrolifero nel Golfo del Messico? Scriveteci e scrivete alla Bp, compilando il form sul sito Web. Il link qui di seguito:


www.deepwaterhorizonresponse.com/go/doc/2931/546759/

www.deepwaterhorizonresponse.com/clients/2931/319487.pdf


Fotogallery: i grandi disastri petroliferi


Leggi anche:

Greenpeace sulla marea nera

Piattaforma petrolifera minaccia l'ecosistema delle coste degli Stati Uniti



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commentiCommenti
Gli eroi della cupola mentre i media tampinano con i 4 mesi amplificando debito di riconoscenza. Un disastro come il Danaos.
commento inviato il 03/05/2010 alle 2:41 da mogolgr  
QUESTA CATASTROFE STA DIMOSTRANDO QUANTO SIAMO IMPREPARATI E INDIFESI QUANDO LE BASI PETROLIFERE ESPLODONO: INCIDENTE QUALCOSA NON HA FUNZIONATO QUESTO PUO´ ACCADERE ANCHE CON LE CENTRALI NUCLEARI TUTTO RESTERA´ INQUINATO MEDITATE GENTE
commento inviato il 03/05/2010 alle 2:48 da fabio  
ci troviamo davanti a uno dei più gradi disastri ecologici di tutti i tempi... tutti quanti noi viviamo su questo pianeta e non possiamo restare indifferenti davanti a queste situazioni... in 100 anni abbiamo distrutto tutto quello che c´era da distruggere su questo mondo, un mondo che esiste da milioni di anni...solo se ci uniamo possiamo salvare questo pianeta e lasciare un futuro migliore ai nostri figli... io sono una persona che non ha poteri extraterrestri ne sono in grado di fare miracoli e per questo ve lo chiedo in ginocchio, UNIAMOCI solo così possiamo far sentire la nostra voce ai governi. Solo una è la mia speranza, trovare persone che abbiano un po´ di buon senso e di rispetto verso quel fragile equilibrio che è la natura e il mondo animale... la mia email è questa [email protected] AIUTIAMOCI
commento inviato il 10/05/2010 alle 1:28 da francesco  
non solo il golfo del Messico è in pericolo.... Nessuno si ricorda più dove porta la Corrente del Golfo e in quale profondità si muove
commento inviato il 11/05/2010 alle 7:53 da giorgio  
Spero che il prezzo dei carburanti vada alle stelle così tanti coglioni che girano in macchina senza motivo la smettano e usiamo il carburantre solo dove è veramente necessario. Inoltre penso che la razza umana sulla terra sia come le zecche per un cane che non vede l´ora di togliersele di dosso
commento inviato il 11/05/2010 alle 8:07 da silvio  
fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza. Se non si fossero fatti sbagli saremmo ancora nelle caverne con un ambiente sicuramente migliore ma troviamo tutti insieme con umiltà soluzioni attuabili ed eco compatibili che mantengano, o meglio, migliorino le legittime aspettative di qualità della vita per noi e per quelli che verranno dopo di noi senza sciacallare sugli sbagli degli altri che sono sicuro non avevano nessuna intenzione di sbagliare soprattutto nel caso specifico del Golfo del Messico.
commento inviato il 11/05/2010 alle 8:51 da Giuseppe Talamo Atenolfi  
bisogna bucare il suolo e tirare fuori tutto
commento inviato il 11/05/2010 alle 9:53 da concettozappulla  
bisogna mandare in alternativa piatre di acciaio o massi grandi guidati x chiudere la falda
commento inviato il 11/05/2010 alle 0:05 da concettozappulla  
è inpossibile non avere una soluzione, non si può pensare di fare un´opera cosi importante e risciosa senza pensare a delle coseguenze. Non conosco le dimenzione della perdita, ne la pressione atmosferica che c´è a quelle profondità. Forse calare una grande piramide di forma quadrata o ottagonale, in cemento armato con una grande valvola in cima, e altre valvole laterali, e chiuderle man mano che il petrolio viene riportato in uperfice.
commento inviato il 11/05/2010 alle 0:14 da Giuseppe  
ho un idea che vi assicuro che e ottima e veloce ,io di professione sono cuoco,e sono pratico sulla sicurezza sul lavoro,e credo che lunico sistema piu veloce e piu economica e stendere un grande telo di spessore molto resistente e con degli pesi a gangi su ogni metro un telo di un kilometro quadrato se lo stendete sul mando della superfice dl pozzo che perde lo fate calare verso il basso pian pianino e fatta dopo ce il secondo procedimendo che e laspirazione controllata salve qualsiasi cosa potete chiamarmi al numero 347 1887429 ciao a disposizione.
commento inviato il 11/05/2010 alle 1:04 da matteo  
Ho un´idea.....interessante ma non ho capito dove posso mandare il progetto Mi aiutate please
commento inviato il 12/05/2010 alle 2:17 da valeria  
LA SOLUZIONE PIU EFFICACE: UN BUDELLO A SEZIONE CIRCOLARE DI ROBUSTA TELA CERATA O ALTRO MATERIALE CHE VA DALLA SUPERFICIE DEL MARE ALLA BASE DELLA PERDITA. ALLA BASE DEL BUDELLO DIVERSE ZAVORRE DISTRIBUITE LUNGO LA CIRCONFERENZA. IN SUPERFICIE UN ANELLO GALLEGGIANTE. DALLA SUPERICIE SI ASPIRA TUTTO CIO CHE VIENE INCANALATO NEL BUDELLO. CIAO.
commento inviato il 12/05/2010 alle 2:58 da Alberto  
Non so quanto sia fattibile, invece di spruzzare con agenti chimici, potrebbero provare a ghiacciare con azoto o anidride carbonica e poi recuperare con reti il prodotto inquinante. forza Etanolo di Canapa.
commento inviato il 12/05/2010 alle 3:47 da federico  
Un´idea, che come tutte sarebbero da discutere, sarebbe di avvolgere con una tubazione di diametro più grande tutta la condotta che dalla superficie arriva fino al fondale. Spessore e dimensioni sarebbero da calcolare in base alle pressioni che si hanno. Sempre grazie alla pressione il petrolio percorrerà la nuova tubazione da solo senza pompe o quant´altro.
commento inviato il 12/05/2010 alle 3:52 da Andrea  
Con la bomba di profondità con alta pressione si dovrebbe danneggiare il tubo di erogazione petrolio e chiudere lo stesso con i detriti del fondo stesso. With the bomb deep with high pressure should damage the oil delivery tube and close the same with the debris of the Fund. Mauro
commento inviato il 12/05/2010 alle 5:31 da Ardenghi Mauro (Mantova - Italia)  
forse un modo ci sarebbe x bloccare la fuoriuscita del petrolio...ho sentito un signora parlare della stessa catastrofe ma che riguardava invece l´acqua .Da come mi ha detto , nella sua città è sboccato un buco dal quale usciva centinaia di tonnelate d´acqua...e per fermarla hanno immerso nel buco la lana...tonnelate di lana...xkè si appesantisce cosichè l´acqua nn sia in grado di fuoriuscire, e sopra hanno messo del cemento .
commento inviato il 12/05/2010 alle 6:00 da mahuna   
sono daccordo con Andrea, infatti ho spedito quasi la stessa soluzione ad un altro giornale, creare un tubo di adeguate dimensioni della bocca di fuoriuscita del petrolio, succhiare l´aria e l´acqua all´interno per evitare il congelamento o il ristagno di aria, e attendere la salita del petrolio e metterlo nelle petroliere. Oppure utilizzare la stessa campana già costruita ma succhiare poi l´aria e l´acaua ferma per permettere al petrolio di salire, e quindi aspirare e intubare. Non è semplice ma sicuramente efficace.
commento inviato il 12/05/2010 alle 6:03 da carmine49  
FINCHE´ IL DENARO CONTINUERA´ AD ACCECARE L´UOMO NON VI SARA´ RIMEDIO E LE CATASTROFI SI SUSSEGUIRANNO. IL PETROLIO E´ LA NOSTRA ROVINA INUTILE GIRARE SEMPRE INTORNO AL PROBLEMA
commento inviato il 12/05/2010 alle 6:18 da MARCO  
per assorbire il petrolio c´è un materiale che sfibrato ha un grosso potere di assorbimento, poi una volta raccolto si può spremere e recuperare il petrolio. Io ho cercato il form ma non lo trovo...passate voce
commento inviato il 12/05/2010 alle 6:26 da Giuseppe Fava  
Ho inviato alla British Petroleum il seguente messaggio: Golfo del Messico – Deepwater Horizon: fuoriuscita incontrollata di petrolio Credo che la soluzione sia da concordare con la marina militare USA. Un sottomarino dovrebbe colpire con un missile teleguidato il punto di fuoriuscita del petrolio. L´impatto e l´esplosione in profondità creerebbe una massa di sabbia e detriti che chiuderebbe la falla e bloccherebbe la perdita incontrollata di greggio inquinante. Gulf of Mexico – Deepwater Horizon: uncontrolled release of oil I think the solution has to be agreed with the U.S. Navy. A submarine with a guided missile should hit the point of leakage of oil. The impact and the explosion would create a deep mass of sand and debris that closes the hole and block the uncontrolled loss of oil pollution. Sàntolo Cannavale
commento inviato il 12/05/2010 alle 7:06 da Sàntolo Cannavale  
E´ difficile avere idee senza aver idea di come è fatto l´impiantoCos´è un tubo rottoUna falda Un cratere sottomarinoDa dove esce il petrolioAd esempio si può immettere con un tubo un liquido a densità e pressione maggioreL´uso degli esplosiviUn tappo mongolfieraAria compressa nel bacino di pescaggioC´è una ricompensaIl bisogno aguzza l´ingegno
commento inviato il 12/05/2010 alle 7:07 da eugenio  
Per quanto concerne la campana, bisogna applicare un elica per lato in modo che si possa controbattere la corrente, per poterla posizionare correttamente. Per quanto concerne la raccolta del greggio sulla superfice del mare; bisognerebbe approntare una petroliera con dei baffi a prora in modo da convogliare acqua e petrolio verso una bocca che aspira il tutto, convogliandolo a delle centrifughe, che una volta separati i due elementi, r ibutta l´acqua a mare e stiva il greggio. Questa barca potrebbe essere utilizzata per ogni evenienza del genere.
commento inviato il 12/05/2010 alle 7:55 da sibaud marcello  
secondo mè bisogna stendere sopra la falla del pozzo petrolifero un telo inpermeabile e strutturato in modo adeguato atto a formare una specie di cuppola fermando ai lati con delle zavorre il telo al fondo del mare e sulla parte superiore apilcare dei tubiper l´aspirazione considerando il problema il telo dovrebbe avere la dimensione di un chilometro quadrato saluti e auguri
commento inviato il 12/05/2010 alle 8:01 da paolo.martignone  
La cosa più ovvia da fare sarebbe di far implodere la falla di fuoriuscita del greggio con bombe di profondità, anche perchè se non si ferma subito la falla si corre il rischio di provocare enormi danni alle correnti marine che spostano la corrente del golfo in Europa. Inoltre viene alterato il ciclo dell´acqua piovana che, si sa, si forma dall´evaporazione degli oceani; questo porterebbe in breve tempo penuria di acqua dolce sul pianeta. Tra l´altro non si capisce come i grandi della terra non abbiano convocato immediatamente un tavolo di concertazione invece di parlare di danni che devono essere risarciti dalla British Petroleum. Si invitano tutti gli scienziati del mondo ad inviare proposte concrete per la risoluzione di questo enorme problema.
commento inviato il 12/05/2010 alle 8:53 da roberto ripoli  
Per poter sbloccare l´intasamento della parte alta della cupola,si potrebbe inserire ,su di essa una turbina di elevata velocità, con eliche taglienti ,che triturano e apirano in alto il tutto
commento inviato il 12/05/2010 alle 8:59 da anna  
questo dovrebbe insegnarci che non esistono certezze, specie nell´ambito dell´ energia nucleare ,la possibilita´ che capiti l´incidente inrisolvibile e molto piu reale di quanto continuino a dirci . Forse risolveremo questa catastrofe cavandocela con 50 anni di petrolio in giro per il pianeta e infine nel nostro organismo.Ma cosa succederebbe se l´incidente fosse capitato ad una centrale nucleare
commento inviato il 12/05/2010 alle 9:58 da lino  
purtroppo non ho parole sufficientemente precise e chiare da dire a tutti quei farabutti resposabili di questo ennesimo disastro ambientale. mi disppiace che loro sicuramente se la caveranno avendo miliardi di dollari per comprarsi l´immunità. piango per quelle povere creature marine che agonizzano, e prego Dio che intervenga al più presto di persona contro quei maledetti assassini
commento inviato il 12/05/2010 alle 0:34 da Gianfranco Gallio  
I Have a very important solution for the question of petrol in mexico. I write in italian,but i don´ speak english very well. the solution is: Mandare sul tubo di fuoriuscita del petrolio , una grossa e pesante cesoia pilotata da 4 cavi in acciaio con argano su 4 navi poste sui 4 lati pilotando le medesime da una nave centrale che con un ulteriore argano, cala sul fondo la cesoia munita di tubi idraulici ancorati al cavo, in modo che non siano spostati dalle correnti marine. Bisogna centrare il tubo di fuoriuscita con la la cesoia ,tirando dall´argano delle navi poste ai 4 lati in base alla corrente per posizionare la cesoia in modo da poter strozzare senza tranciare in vari punti il tubo di furiuscita. Dopo di che,calare sul fondo una cupola a ventosa che abbia due fori in testa ,uno per la fuoriuscita dell´acqua e uno per il riempimento di materiale a rapido indurimento ,quale calcestruzzo. FORE AVENTUAL EXPLICATION IN ITALIAN LENGUAGES CALL ME . I HA
commento inviato il 12/05/2010 alle 2:08 da ANTONIO PERGOLA  
per quanto riguarda la fuori uscita di petrolio nel mare USA, per poter tappare la falla non andrebbe bene un grande cubo di cemento, o un grande cono di cemento con relativi tappi al centro per un eventuale dopo recupero E´ UN IDEA. FATEMI SAPERE SE SARA´ PUBBLICATA. ANDREA R.
commento inviato il 13/05/2010 alle 0:09 da ANDREA  
Per fermare la perdita di dovrebbe costruire ina pressa idraulica o altro, come una ghigliottina o apribile con le pareti scorrevoli tonde in modo che non si tranci il tubo. Calare la pressa sul tubo e stringere le pareti del tubo in modo che non si rompino ma far si che si ridurre la pressione e la fuoriuscita del petrolio. Il secondo intervento da effettuare in contemporanea è questo creare come un pozzo tramite dei cavi di acciaio ancorati sul fondo con dei teli di vetro o goretex o similari sezionare il pozzo con il resto del mare per far in modo che il petrolio rimanga nella zona sezionata per poi poterlo aspirare con navi di superficie.
commento inviato il 13/05/2010 alle 0:29 da Alessandro G.  
salve: si capisce subito che la situazione è complicata spiego::bisognerebbe prima di tutto fare alcuni calcoli con il tempo cioè più ne passa e peggio è; la soluzione è la seguente, posizionare in fondo al mare delle cariche esplosive calcolate all´entità del danno,posizionandole nella circonferenza perimetrale(formando un triangolo) L´esplosione creerà un´ enorme voragine,sufficiente a spingere l´impianto di pompaggio in basso che sarà risucchiato(inghiottito) dal sottosuolo marino,oltre la pressione che esercita il mare a quella profondità.. A tale proposito non vedo altre soluzioni immediate e poi a quelle profondità è difficile parliamoci chiaro ,non esistono tappi che tengano c´è molta pressione sia del mare che dalla conduttura che fuoriesce il greggio .Si parla di pressione a 3 cifre. come disse un vecchio adagio mali estremi estremi rimedi,per risolvere il problema bisogna far saltare la stazione di pompaggio al più presto altrimenti saremo anco
commento inviato il 13/05/2010 alle 1:14 da giammaria ed ermanno  
nonostante tutto il giro del mondo della notizia per cui chiedono aiuto alle idee del popolo del web... vorrei proprio sapere dove rivolgermi per fornire l´ennesimo uovo di colombo e... OVVIAMENTE vorrei parlare ITALIANO
commento inviato il 13/05/2010 alle 8:35 da paolieri franco  
fare un tapo autofiletante con la elica ,come forse un siluro telecomandato.in resto pensate voi come farlo.io o visto tubo come esci petrolio,secondo me devi funzionare. 3272429041
commento inviato il 13/05/2010 alle 0:56 da costantino  
Io credo che la perdita di greggio si può risolvere solo con l´uso di esplosivo (una paurosa carica),la violentissima esplosione causerà un consistente movimento di suolo che è sufficiente a far da tappo alla perdita e trinciare di netto la tubazione del pozzo.
commento inviato il 13/05/2010 alle 3:13 da Giuseppe Coronella  
BASTA PENSARE SOLO AL POTERE..SE NON COLLABORIAMO TUTTI INSIEME NON POTREMMO MAI RISOLVERE QUESTO GRAVE PROBLEMA.. FORSE BISOGNA CERCARE UN MODO PER DECOLORARE IL PETROLIO, RENDENDOLO PIù CHIARO IN MODO DA VEDERE SOTT´ACQUA E RIUSCIRE AD INDIVIDUARE DOVE SI TROVI IL GUASTO..DOPO DI CHè METTERE DELLA LANA NELLA PERDITA E RICOPRIRE CON CEMENTO COME AVEVA DETTO QUALCUNO PRIMA.
commento inviato il 13/05/2010 alle 0:52 da jessica  
La mia idea è la seguente. Sulle stessa campana che ha fallito la tamponatura del pozzo o una simile, applicare dei mezzi di propulsione/stabilizzazione simili a quelli che possiede il robot presente sul fondo marino vicino alla fuoriuscita di petrolio e da cui ci arrivano le immagini(semplici piccole turbine a batteria e direzionabili, o fisse se c´è il tempo materiale per applicarne il più possibile per coprire nel modo migliore tutte le direzioni della cupola in longitudine ed in latitudine)le quali hanno il compito di controllare il movimento a distanza della stessa cupola durante la propria calata verso il fondo marino. In cima alla cupola creare un foro flangiato o a saldare su cui verrà collegato(mediante saldatura o flangiatura)una canna di tubo. La cupola dovrà essere calata dal pelo dell´acqua e mano a mano che si cala nell´acqua si dovrà saldare/flangiare una canna di tubo(per esempio di lunghezza 12 metri)a cielo aperto in modo tale che non si creino bolle
commento inviato il 13/05/2010 alle 1:27 da Paolo Monasterolo  
[continua]…E così via, si cala la cupola di una tratta pari alla lunghezza della barra di tubo appena applicata e poi si ferma la calata della cupola per applicare la successiva canna di tubo. Giunti in prossimità della fuoriuscita di petrolio, invece di applicare un´ulteriore canna di tubo, si collega la tubazione con una potente pompa del vuoto che, posizionata il più possibile vicino al pelo dell´acqua, pompi l´acqua presente all´interno della tubazione creata con sul fondo la cupola. Con le turbine posizionate sulla cupola e telecomandate, occorrerà posizionare la cupola medesima verso la fuoriuscita di petrolio ed al tempo stesso iniziare a pompa dalla tubazione al di sopra del pelo d´acqua. Essendo la tubazione piena d´acqua, la pompa non dovrebbe avere difficoltà nel pompare l´acqua oltre il pelo dell´acqua: l´importante che tubazione e cupola siano sempre invase di liquido (valutare eventuali/adeguati sfiati d´aria)...
commento inviato il 13/05/2010 alle 1:29 da Paolo Monasterolo  
[continua]…Dopo la pompa del vuoto dovrà essere applicata una valvola automatica a tre vie: una via ritornerà verso il mare, mentre l´altra via sarà verso una petroliera che dovrà essere affiancata alla piattaforma, o nave, adeguatamente attrezzata per questa attività (penso possa essere la stessa dalla quale tutt´ora si stanno effettuando i vari tentativi), dentro alla quale verrà pompato il petrolio. Mentre la pompa continua a pompare, l´addetto al controllo delle turbine, avrà il delicato compito di guidare la campana verso la fuoriuscita di petrolio fino ad adagiare la campana sul fondo marino. Trascorso il tempo necessario per pompare, verso il mare, l´acqua marina presente nella tubazione, ad un certo punto, dopo la valvola tre vie, fuoriuscirà il petrolio e a questo punto si comanderà la valvola tre vie in modo tale che il petrolio stesso vengo pompato nella petroliera. Per eventuali dettagli tecnici e logistici sono a vostra completa disposizione...[segu
commento inviato il 13/05/2010 alle 1:31 da Paolo Monasterolo  
[continua]… Bisogna correre contro il tempo, ma si può fare AFFRETTATEVI Paolo: 333 4734050
commento inviato il 13/05/2010 alle 1:32 da Paolo Monasterolo  
Direi che a fronte di un problema di occlusione occorre procedere come un dentista: 1) applicare una sostanza fusa, incandescente in grado di mantenere la temperatura di fusione al di sotto del livello del mare per un tempo sufficiente ad avvolgere la protuberanza inquinante.... dell´acciaio fuso potrebbe essere diffuso nel mare con un tubo altamente isolante in temperatura per consentire la deposizione di una quantità elevata di materiale. Dopo qualche secondo a causa del raffreddamento di tale magma la soluzione solidificherà occludendo il cilindro. Bye
commento inviato il 13/05/2010 alle 3:09 da Umberto  
Per eliminare le formazioni di ghiaccio all´interno della cupola che ostruiscono il passaggio del greggio nel tubo d´aspirazione dalla superfice dell´oceano,basterebbe innalzare,quanto basta, la temperatura interna della cupola con delle serpentine di riscaldameno (tubi alettati esternamente per aumentare lo scambio termico nel cui interno circola naturalmente per effetto della differenza di densita tra acqua calda e fredda, del liquido che viene riscaldato da delle resistenze elettriche immerse nel liquido stesso e il cui inserimento è regolato da termostato). Se anche i siliati o quant´altro possono rappresentare un problema per il passaggio del greggio, forse si potrebbe applicare all´interno della cupola all´imbocatura del tubo di uscita, uno scoviglio con setole metalliche a lentissima rotazione pilotato da un motore elettrico. Certo tutto questo un giorno potrebbe andare in avaria ma si spera che per quel giorno il pozzo abbia perso la
commento inviato il 14/05/2010 alle 2:27 da Castellano Claudio  
Salve a tutti spero di essere di aiuto: Per prima cosa credo che abbiamo a che fare con un pozzo che abbia un canale naturale dove c´è la fuoriuscita.E se vogliamo ostruirla anche se sott´acqua rende il tutto un po piu complicata l´operazione però fattibile,bisogna costruire una piattaforma metallica da immergere con un imbocco pari al diametro della falla del pozzo,poi ancorare la piattaforma sul fondale per via della possibile pressione della fuoriuscita di greggio con dei pali da inchiodare, con punta arpionata.Dopo costruire intorno alla falla un tubo ancorato a sua volta alla piattaforma, per incanalare il flussofino in superfice ,ed in fine con una chiusa simile ad un obbiettivo di macchina fotografica oppure a mezza sfera chiudere il tutto.Credo che con tali principi il tutto dovrebbe avere sufficiente speranze di riuscita ed a sopportare le varie sollecitazioni di pressioni.Spero che questa mia idea vi sia utile all´intendo.Da Salvatore Roccapiemo
commento inviato il 14/05/2010 alle 0:14 da Salvatore  
Calare un grande cassone in ferro-cemento che funzioni come una cassaforma nella quale iniettare a pressione calcestruzzo a tempo di presa calcolato che dovrà riempire tutto il cassone ed indurire in breve tempo. Iniettare continuamente calcestruzzo finchè non si vede che la fuoriuscita di petrolio diminuisce sempre più fino a cessare.Il tubo che inietta calcestruzzo dovrà essere sistemato quasi alla base del cassone ed il cassone dovrà avere una copertura tronco conica o troncopiramidale saldata alla estremità superiore al tubo di iniezione.
commento inviato il 14/05/2010 alle 8:11 da Luigi Prota  
Cari signori della BP,oltre che a studiare come fare soldi sulle spalle della gente e a combinare danni ora chiedete anche aiuto sul webcomplimentiinnanzitutto,secondo me,dovreste tagliare quel tubo a circa 3-5 metri dalla valvola che non ha funzionato e lavorare alla radice della falla e non correre dietro a un tubo bucherellatodopo aver tagliato il tubo,vi consiglio di incamiciare il tubo rotto con un tubo nuovo che porterete negli abissi,sicuramente più resistente e sicuro,collegato direttamente ad una petrolierasaldandolo(visto che esistono saldatrici che funzionano anche sott´acqua)non avrete neanche il rischio di esplosione o d´incendio visto che senza ossigeno è impossibile tutto ciòchissà quante altre idde migliori di persone più in gamba di me starete leggendo,magari la mia la cestinerete subito,ma spero che vi possa essere d´aiuto
commento inviato il 14/05/2010 alle 0:36 da alessandro toni  
premesso che in casi come quello verificatosi (marea nera), tutte le nazioni hanno l´obbligo di collaborare perché il problema riguarda ogni abitante del pianeta, si espone la soluzione: visualizzate e calcolate le dimensioni dell´orifizio da cui fuoriesce il greggio (a mezzo sottomarini con telecamere, corazzate e quant´altro utile nelle attrezzature militari e paramilitari), si dovrà inserire in esso un tubo la cui base sia costituita da materiale dilatabile quando insufflato da aria compressa (metodo stent coronarico).Dopo l´inserimento, si provocherà la dilatazione della struttura di base del tubo, che verrà bloccato all´interno dell´orifizio.Al tubo sarà collegata una valvola per il ritegno e/o prelievo del greggio.
commento inviato il 16/05/2010 alle 4:20 da rodolfo de vita  
CARI SIGN. DELLA BP SECONDOME BISOGNEREBBE COSTRUIRE TIPO UN PALLONE UN PO ALLUNGATO DI GOMMA RESISTENTE, ELASTICO, E DI UNO SPESSORE ABASTANZA SPESSO IN BASE AL DIAMETRO DEL TUBO DA OSTRUIRE (TIPO UNA CAMERADARIA)AL CENTRO DI QUESTO PALLONE QUANDO SI COSTRUISCE SI METTE UN TUBO D´ACCIAIO, ALLUSCITA COLLEGARCI UN TUBO DI GOMMA DURA E PORTARLO IN SUPERFICE CHE SERVIRA X POMPARE IL GREGGIO, IN PIU COLLEGARE UN TUBO VICINO AL PALLONE E PORTARLO IN SUPERFICE CHE POI SERVIRA X GONFIARLO CON ARIA.OPERAZIONI DA FARE, PORTARLO CON QUALCHE MEZZO FINO ALLA FALDA DA OTTURARE INSERENDOLO ALLINTERNO GONFIARLO (IL PALLONE GONFIANDOSI SI ADATTERA ALLINTERNO DELLE PARETI DEL TUBO O DELLA VORAGGINE E IL TUBO CHE STA AL CENTRO SERVIRA PER POMPARE IL GREGGIO.(UNA ACCORTEZZA SE DA OTTURARE E UN TUBO SI CONSIGLIA QUANDO SI COSTRUISCE IL PALLONE INSERIRCI DEGLI TIPO SPERONI ALLE PARETI CHE PERMETTE DI NON FARE SCIVOLARE IL PALLONE X LA PRESENZA DI GREGGIO)SPERO DI ESSERE STATO D´AIUTO SALUTI
commento inviato il 16/05/2010 alle 0:04 da vincenzo  
Io sono un idraulico . Una volta mi e´ capitato di dover chiudere una fuoriuscita di acqua da un tubo ad alta pressione di grosse dimensione , circa 1/12 , c´erano dverse persone che cercavano di chiuderla ma non riuscivano ad invitare la stessa per l´enorme pressione e infatti dopo due ore il piazzale antistante era gia allagato d´acqua . Presi cosi una valvola a sfera ,e cercai di invitarla con l´apertura aperta , fu facile, dopo averla invitata , chiudere la leva . Si puo mettere un grosso cerchio di cemento e acciaio alto anche dieci metri pesante qualche decina di tonnellate . Questo grosso anello alla base ( aperta sia sotto che sopra) deve avere un bordo largo quattro cinque metri ( tipo flangia ) sopra la flangia che e´ appoggiata sul fondo si mettono grossi pesi tipo rocce per altri decine di tonnellate . quando il tutto e´ ancorato si aziona la chiusura motorizzata dell´oblo nella
commento inviato il 16/05/2010 alle 0:39 da roberto   
Credere fermamente nell´impotenza dell´ essere umano di fronte alle catastrofi naturali. Credere fermamente che implorando l´ aiuto di DIO con la preghiera tutto si fermi. E´ difficile dare umanamente un consiglio quando non si e´ capito veramente come sia successo: potra´ un tappo a tronco conico con una piastra all´ estremita´ ad espansione, chiudere la falla
commento inviato il 16/05/2010 alle 0:41 da Antonella  
Sto cercando di contattare i diretti interessati per far conoscere la mia idea per la soluzione del problema della fuoriuscita del petrolio sul fondo del golfo del messico.spero che mi contattiate tramite telefono o mail che vi elencherò di seguito. La mia idea è fattibile ed non vedo nesun problema di pressioni e di correnti marine . chiedo di essere contatato da qualcuno che parla italiano visto che io non lo parlo bene . i miei idirizzi sono: [email protected] RIPETO E UNA SOLUZIONE DEFINITIVA ARGINANDO LA PERDITA ELASCIANDO IL POZZO FUNZIONANTE.(NOTA CONTINUERO A CHIAMARE E SENTIRE FINO CHE QUALCUNO MI RISPONDA ANCHE SE DOVESSI CHIAMARE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI
commento inviato il 18/05/2010 alle 2:19 da giuseppe musso  
Qui Veneto, considerando che la mia regione è ricca e mantiene tutti devo dire che molti miei amici sono costretti ad emigrare e lavorare su piattaforme.La valvola di fondo , a detta di tutti loro, c´ era solo nelle parole ...a 1700 metri non si è pensato di metterla di sicuro. L´ unico modo è di pompare azoto liquido e congelare il fondo del oceano .la pressione del acqua è tale da contrastare la velocità di espansione del gas ma si può risolvere con una rastrematura e sucessiva espansione mirata prossima al flusso. Non è che non sappiano come fermare la falla, non vogliono perdere tre mesi di estrazione...
commento inviato il 19/05/2010 alle 2:47 da jeremin  
SOS: penso si possa risolvere la fuoriuscita di petrolio senza tappare nulla, bensi attraverso un semplice incastro di grandi tronchi di cono in metallo, una piastra posizionata con il primo cono madra alla base della falla, dotata di scarico trasversale per l´idrogeno e poi con i tiranti ancora fuori superficia fare scivolare in caduta libera altrettanti tronchi di cono creando un flessibile di 1500 mt. Si puo condurre il greggio in superfice recuperandolo. La semplicita di questa idea aiuterebbe tutti in tempi ristrettissimi. alla rubrica di striscia la notizia EUREKA di sabato c´e´ stata un´intervista guardatela non e niente male. Penso anche che la siringa sia un modo di tamponare il problema ma non e´ definitivo, avra vita corta. aiutatemi voi a poterla discutere con chi compete in quanto sembra impossibile trovare qualcuno che abbia voglia di ascoltarmi 5 minuti. grazie di cuore
commento inviato il 19/05/2010 alle 6:00 da bruno  
E´ semplicissimo: sul punto della fuoriuscita del petrolio si pompa azoto liquido. Così in poco tempo il petrolio diventa ghiaccio e contemporaneamente si devono gettare nella zona lastre enormi di dischi di acciaio con reti da pesca a maglia larga sottile e resistente attorno a tali lastre. Non sto qui a spiegarvi perchè il flusso del petrolio si fermerà per sempre. Contattatemi per maggiori ragguagli. [email protected]
commento inviato il 20/05/2010 alle 5:17 da SILVIO  
inviato al sito emergenza il 13/05/2010 costruire in cemento e acciaio una grossa rondella con la parte sotto conica la parte sopra più stretta un portellone tenuto abbassato fino a che la rondella non tocca il fondo alla fine basterà sganciare una leva per far chiudere il portellone che si chiuderà quasi sicuramente da solo. sul portellone ci sarà una valvola che permetterà di riattaccarsi alla rondella per estrarre il petrolio in futuro. infilato sulla base della rondella una camera d´aria riempita di silicone,prima di essere calata o anche cemento,(o da iniettare dopo che si è depositata sul fondo)la camera d´aria consentirà di mantenere il silicone o il cemento entro un certo perimetro e di chiudere tutti i fori che rimarranno sulla base. Per far scendere la rondella ci saranno delle funi in acciaio attaccate ad un paracadute il quale centrerà esattamente il pozzo. Se gli esperti sono in grado di centrare il pozzo, possono farlo con la grù, importante è tenere aper
commento inviato il 22/05/2010 alle 0:47 da Graziano De Guidi  
mah, strano questo chiedere aiuti alla comunità web. Siamo proprio nei guai, e tanto vale che anch´io partecipi con una piccola elucubrazione.... è un video low res. molto corto, circa 30 sec. www.webtvmaker.biz/demo.wmv ciao a tutti e che gaia ce la mandi buona
commento inviato il 22/05/2010 alle 0:03 da cylon  
se tutti i tentativi per bloccare la falla, sono andati a vuoto,proviamo a tappare il buco con una grossa petroliera da demolire,affondandola,sotto sopra,proprio copra la falla, in modo da fare da tappo.in attesa di una soluzione,defintiva.
commento inviato il 24/05/2010 alle 0:56 da vincenzo  
BRAVI SECONDO ME CI SONO CIRCA IL 75 DI POSSIBILITA CHE FUNZIONI, COMUNQUE VISTA LA COMPLESSITA´ DELLA COSA DEVE FILARE TUTTO DRITTO... CAPISCO CHE VOGLIONO DIMOSTRARE AL MONDO INTERO DI ESSERE ALL´ALTEZZA DELLA SITUAZIONE , MA CONTINUO A RIPETERE CHE BISOGNAVA PRIMA IMPIGARE LE FRZE PER CERCARE DI RACCOGLIERE GLI IDROCARBURI E POI CERTO RISOLVERE IL PROBLEMA.. FORSE CON PIU SAGGEZZA E MENO FRETTA. SE QUALCOSA VA STORTO POTREBBE FORSE ESPLODERE MA SICURAMENTE E STATO PREVENTIVATO... NON SONO MICA INCOMPETENTI GRAZIE GUARDATI STRISCIA DEL 15 MAGGIO 2010 FORSE QUALCOSA SI POTEVA FARE
commento inviato il 25/05/2010 alle 2:04 da BRUNO  
We are a group of people who have an idea for solvin the problem.
commento inviato il 26/05/2010 alle 9:40 da adriana luigi fabiana luca nicola  
il 4/5/10 ho spedito a [email protected] disegni di valvola in acciaio di 3000 kg chiusa a punta di diamante per centrare il flusso è poi aprirla gradualmente per collegare i condoti nuovi.dopo che si è visto che il tubo era piegato ho spedito un altra procedura,con i robot si erano individuate le posizioni di tubo e valvola,(calare una base machetica di 150kg da una parte e dall´altra,unire in superfice i cavi e farlo girare per svitare il tubo.per appesantirla usare cubi magnetici. raccogliere il petrolio usare centrifughe come i mulini di olio di oliva, ma anche la spirale di Archimede può essere usata dalla riva a mano o con motore, tutto questo l´ò spedito alla B.P. anche tramite consolato It. Houston, al Fax The White House,al sindaco di Corpus Cristi,forse dopo il mio fax la B.P. da 90000 a ridoto a 2000Kg io ero Senior tester assemblerAalla Navy della PrattWhitney,mi sono offerto volontario per 15 giorni neanche una telefonata,forse non vogliono aiu
commento inviato il 28/05/2010 alle 2:45 da Pintadu Gesuino Sassari it.  
sto cercando di inviare questo S.O.S. girate su internet, scrivete il 3millennio su motori di ricerca google virgilio e facebook. IL 3MILLENNIO; LEGGETE TUTTI I 2MILIONI DI FANNULLONI COSI DEFINITIquesto e per la crisi economica http://www.facebook.com/topic.phptopic286post1057uid117049134974003post1057 o anche...3 il metodo pe...r fermare il petrolio 5milioni di€ problema risolto. cercate di inviare il messaggio ottimo scup inf. le conoscete
commento inviato il 31/05/2010 alle 8:10 da il 3millennio  
SOS TOP KILL.. INUTILE DIRE CHE ERO SCETTICO LA NATURA NON VA CONTRARIATA MA BENSI ACCOMPAGNATA MA COME E POSSIBILE CHE QUESTI ING. CONTINUINO A VOLER A TUTTI I COSTI TAPPARE QUESTO POZZO DA BEN 40 GIORNI IL POZZO LO TAPPERANNO AD AGOSTO QUANDO SARA´ PRONTO IL SECONDO CHE STANNO TRIVELLANDO... LO SANNO TUTTI... NEL FRATTEMPO, NON S...O PIU COME DIRVELO, L´HO DETTO A TUTTI ANCHE A STRISCIA LA NOTIZIA PUNTATA N 204 DI SABATO 15 MAGGIO 2010 DOVETE IMPIEGARE LE VOSTRE RISORSE PER TRATTENERE IL GREGGIO IN UNO SPAZIO DELIMITATO IN MODO DA POTERLO RACCOGLIERE| E DA 20 GIORNI CHE VE LO DICO POI QUANDO SERA´ PRONTO IL SECONDO POZZO DIMINUENDO LA PRESSIONE SARETE IN GRADO DÌ CHIUDERLO SE SOLO ASCOLTASTE ANCHE I CONSIGLI DEL WEB QUESTO DISASTRO CHE AVETE FATTO SAREBBE STATO SICURAMENTE MINORE. GRAZIE DI CUORE.
commento inviato il 31/05/2010 alle 8:36 da BRUNO  
l´unica è un´esplosione nucleare controllata che fonderà il fondale vetrificandolo,sono contento che questa magagna sia scoppiata in faccia ai peggiori inquinatori del pianeta a casa loro anche se mi dispiace per il loro presidente ma almeno stavolta a rimetterci sono in parte i veri colpevoli ,nessuno in America si sognerebbe di vivere senza auto.....
commento inviato il 31/05/2010 alle 6:48 da ermes  
con molta preoccupazione sto seguendo questo disastro ambientale . Come si puo, lasciare passare tutti questi giorni e forse aspettare altro tempo per bloccare questa fuoriuscita di petrolio. Le persone competenti e in grado di aiutare, esistono in tutto il mondo. Siamo riusciti a fare cose tecniche titaniche, come andare nello spazio e sulla Luna....
commento inviato il 31/05/2010 alle 8:22 da lucy  
VI STO DICENDO CHE IL METODO PER ELIMINARE LA FALDA,C´E5MILIONI€ E VI RISOLVO IL PROBBLEMA HTTP://FRANSUA.BEEPWORLD.IT
commento inviato il 01/06/2010 alle 4:01 da il 3millennio  
vi sto avvisando da giorni che il rimedio contro la falda di petrolio c´e 5milioni di € e probblema risolto tute le inf. le trovate qui:http://fransua.beepworld.it questo link riguarda la crisi economica altro probblema che non sapete risolvere
commento inviato il 01/06/2010 alle 5:44 da il 3millennio  
SONO MOLTO COLPITO DALLE DIMENSIONI DEL DISASTRO, PER CUI VOGLIO ANCH´IO DARE IL MIO CONTRIBUTO NEL CERCARE UNA POSSIBILE SOLUZIONE AL PROBLEMA. SE FUNZIONASSE, SAREBBE COSì SEMPLICE SPARARE UNA GROSSA BIGLIA DI METALLO ALL´INTERNO DEL GIACIMENTO CON LA SPERANZA CHE LA FORTE PRESSIONE FACCIA POSIZIONARE LA SFERA IN CORRISPONDENZA DEL FORO DI USCITA.
commento inviato il 01/06/2010 alle 8:21 da Giuseppe Vergnano  
Direi che è sbagliato INSISTERE per cercare la soluzioni nella supertecnologia , già ci sono gli ingegneri della BP per fare le figuracce. I meccanismi piu sono ingegnosi più hanno difficolta a sposarsi con gli altri meccanismi su cui si và ad operare ( le valvole , i tubi ecc del pozzo ) per combinare con esse la quadra risolutiva. Ogniuno dice la sua ma qualunque aggeggio meccanico dovrebbe esser manovrato tramite quei poveri robot , la sotto al mare , e di quello che abbiamo visto non mi sembra che possano fare gran chè… Io sono del parere che è il caso di usare la clava anzichè la bomboletta a peperoncino . Intendo una determinata massa di materiale ( unitario , elastico e del peso giusto ) da buttare sul pozzo per tapparlo. A che serve giocare all´alta tecnologia quando non si ha la padronanza della situazione..da che mondo e mondo invece tutti sappiamo del´effetto di una bella mazzata in testa...
commento inviato il 02/06/2010 alle 7:27 da Rocco Palamara  
sono andrea biso:per risolvere il problema attualmente in America del disastro ambientale;basterebbe tramite una pinza meccanica schiacciare il tubo fino ad eliminare la fuoriuscita del petrolio. 2° fase, mettere un sigillo meccanico al tubo e procedere con la schiumatura(esterna) del tubo con sostanze espansive che si addensano a contatto con l´acqua.
commento inviato il 02/06/2010 alle 3:52 da andrea  
salve come ripeto dal momento della tragedia se non si taglia tale tubazione e non si colloca una valvola sopra a quella che non funz. per mez. di un aggancio spec. sarà molto improbabile chiudere tale falla dato che gli esperti sanno che non solo il petrolio li crea i svariati prob. il più è creato dai gas che formano delle vere e proprie ...... per farla breve se si ottura troppo velocemente tale falla, essa potrebbe collassare con gli effetti che gli esperti sanno bene.. cordiali saluti..
commento inviato il 03/06/2010 alle 5:26 da boldrini stefano  
se vi serve ho ideato un prog. di una sega che potrebbe servire al tubo in questione, cordiali saluti..
commento inviato il 03/06/2010 alle 5:47 da boldrini stefano  
io avrei un idea,ma non sò se va bene sott´acqua per via della pressione differente....secondo me incastrare un grandissimo palloncino che man man che si riempie.Quando arriva ad un certo diametro si chiude e si trasporta cn un elicottero via.......
commento inviato il 03/06/2010 alle 9:51 da katia rustic  
OILL SPILL SOS, PCAPISCO GLI ENORMI SFORZI CHE STANNO FACENDO, SOPRATUTTO PER METTERE D´ACCORDO TUTTI.VISTO CHE IO SONO STATO FORSE IL PRIMO A SOSTENERE DI ´´RACCOGLIERE E NON TAPPARE IL POZZO´´ NON PERCHE ERO UN GENIO MA PERCHE A 1550 Mt PROFONDITA, PRESSIONE MARINA A 150 ATM, PRESSIONE GREGGIO PENSO DA 100 A 150 ATM, IDROGENO A -150 GRADI, FORZA DEL MARE F3 / F5 ECC. ECC. ERA PARECCHIO DIFFICILE TROVARE QUALCHE STRATEGIA FUNZIONANTE LO DIMOSTRANO I ´´FATTI´´ GIA DALL´INIZIO DEL DISASTRO, LO DIMOSTRA LE MIGLIAIA DÌ MAIL INVIATE NEL MONDO E SONO ANCHE STATO INTERIVISTATO DA STRISCIA LA NOTIZIA CANALE 5 CON CAPITAN VENTOSA, UN´INTERVISTA MOLTO SEMLICE MA COMPRENSIBILE, QUANDO HO SENTITO CHE LA NUOVA STRATEGIA ERA IDIRIZZATA VERSO LE MIE IDEE CHE GIA VI AVEVO FATTO PERVENIRE TEMPO FA MI SONO QUASI COMMOSSO E HO PENSATO CHE QUESTA VOLTA NEL MIO PICCOLO AVEVO DATO ANCH´IO UN CONTRIBUTO, (SEGUE)
commento inviato il 06/06/2010 alle 0:12 da bruno  
(segue) E VISTO CHE NESSUNO MAI MI DIRA GRAZIE E NESSUNO MAI DIRA QUELLA IDEA LA AVEVA QUEL SIG. AUDISIO BRUNO, ITALIANO CHE E ANDATO IN TELEVISIONE SAB. 15 MAGGIO DEL 2010, CANALE 5 STRISCIA LA NOTIZIA PUNTATA 204 CAPITAN VENTOSA, SONO COMUNQUE MOLTO ORGIGLIOSO DI ME , DI ESSERMI ASSIDUAMENTE DEDICATO A DIFFONDERE LA MIA UMILE STRATEGIA. VOGLIO COMUNQUE CHE LO SAPPIATE TUTTI E NON PER QUESTO PRETENDO NULLA, SONO SICURO CHE AVETE PARECCHIO DA FARE IN QUESTO PERIODO MA HO PIACERE CHE LO SAPPIATE, ANCHE SE SONO SICURO NON GLI DARETE IL MINIMO PESO... D´ALTRONDE SONO E RIMARRO UN MODESTO ´´NESSUNO´´ CHE NON HA FATTO´´NULLA´´ ANCHE L´ARCA DI NOE´ E STATA COSTRUITA DA INESPERTI; IL TITANIC INVECE E´ STATO COSTRUITO DA ILLUSTRI PROFESSIONISTI....... CIAO GRAZIE
commento inviato il 06/06/2010 alle 0:19 da bruno  
per fermare la marea nera seppelirei il tubo di fioruscita del greggio con una grossa campana pesante con un grande cerchio saldato al bordo.successivamente la coprerei con grandi massi posizionati sul cerchio, tanti quanto bastano per sopportare la pressione del greggio
commento inviato il 06/06/2010 alle 3:25 da giancarlo peracchi  
IL 3MILLENNIO:sto cercando di avvisarvi che il 3millennio il metodo per risolvere il problema falda ci sta.tutte le mie informa. le trovate all´interno del link http://fransua.beepworld.it qua troverete anche la mossa per risolvere il problema crisi non perdete tempo il petrolio esce semprerisolviamo il problema
commento inviato il 07/06/2010 alle 2:15 da il 3millennio  
ragazzi ho senstito che in russia per far fronte ad questo problema facavano esplodere una bomba atomica senza problemi di radiazioni,che ovviamente era l azione + efficace per tappare la buca...secondo me sarebbe la mossa più giustaper favore fatemi sapare qualcosa e che ne pensate di questa idea.....agg. [email protected]
commento inviato il 08/06/2010 alle 6:43 da rdo1991  
sp.le bp petroli non conoscendo le dimensioni e la pressione della fuoriucsita la mia e una semplice valvola a ganascia che si puo inserire d all alto si blocca sulla perdita e con una rotazione si posiziona la valvola sulla falda tempo di realizzazione ore 12 se interessati mettetevi in contatto vi daro ulteriori informazioni a voce grazie ebuon lavoro
commento inviato il 09/06/2010 alle 1:34 da angelopolitomario  
Siccome idee ce ne sono tante e valide, secondo me, se non hanno ancora tappato quel buco è perchè non lo vogliono fare, perchè i vertici BP pensano di poterci ancora guadagnare sopra, magari tra qualche mese.
commento inviato il 19/06/2010 alle 0:20 da Enrico  
Calare sul fondo un pesantissimo cilindro con la parte inferiore realizzata in lamiera d´acciaio di adeguato spessore e dentellata come una sega. Farla roteare con moto continuo o alternato a mezzo semoventi elettrici o turbine agganciati al cilindro, e farlo penetrare per uno o più metri sul fondo marino (dipende dalla consistenza dello stesso). Appesantire il tutto se necessario con blocchi di cemento o altro e asapirare il greggio con il famigerato tubo centrale posizionato sulla esremità superiore del cilindro.Le difficoltà no sono poche, anzi tantissime, ma spesso anche le cose che sembrano impossibili si possono concretizzare.
commento inviato il 19/06/2010 alle 1:34 da tris.  
L´importante è prevedere il possibile disastro e da dove possa provenire. Aver avuto i soldi occorrenti per il brevetto e mantenerlo nel tempo, avrebbe evitato quel disastro. Ho scritto all´amministrazione Obama e alla BP, di esere in grado di tappare quel buco senza che fuoriesca una goccia di quel liquido nero che non sia attraverso un nuovo tubo con valvola dimenzionati alla pressione da sopportare. Mi hanno risposto in inglese chiaramente, ma io non ci capisco un´acca. Avrei dovuto cominciare a scrivere all´inizio, quando si è manifestato l´evento, perché un lavoro similare l´avevo realizzato una ventina d´anni fa, con risultati eccellenti. Al problema della fuoriuscita avevo specificato di svelare i dettagli importantissimi, alla sottoscrizione di una impegnativa, dando le garanzie del caso.
commento inviato il 19/06/2010 alle 3:22 da egeo carapucci  
Come proteggere un´idea, un sistema, senza avere disponibilità economica per brevettarla. Di semplice realizzazione e con costi limitati rispetto al suo impiego, che può servire anche per tappare ermeticamente la fuoriuscita del petrolio recuperandolo al 100 dal bacino. Potrebbe essere utile per altre applicazioni; le specifiche a quanti siano interessati, per esempio: i petrolieri e i costruttori di piattaforme tutte, ma anche……. Ho atteso tutto questo tempo perché credevo che gli ingegneri e tecnici del settore, avrebbero saputo rimediare al disastro anzitempo. Siccome ho realizzato un lavoro similare, 25 anni fa, magistralmente riuscito, sono arcisicuro di recuperare tutto il petrolio, apportando le opportune modifiche al mio sistema che; di concerto con la BP avremmo potuto brevettare. Chi vuol capire e abbia interesse si faccia vivo, trovandomi negli telefonici di trieste.
commento inviato il 19/06/2010 alle 3:40 da egeo carapucci  
Resto sempre in attesa di un fischio da parte della BP per impegnarci entrambi: io, assicurando la bontà del mio sistema, e loro, a liquidarmi dopo un mese dall´accertamento della riuscita dello stesso, assicurando la chiusura ermetica della falla e il recupero del petrolio giacente nel bacino.
commento inviato il 28/06/2010 alle 5:55 da egeo carapucci  
Ho rinnovato l´invito alla amministrazione Obama e alla BP di tappare quel buco col mio sistema recuperando totalmente il petrolio escludendo perdite, le risposte le incollo quì sotto. Due to the high volume of messages received at this address, the White House is unable to process the email you just sent. To contact the White House, please visit: http://www.whitehouse.gov/contact [http://www.whitehouse.gov/contact] Thank you. Unsubscribe [https://messages.whitehouse.gov/accounts/USEOPWH/subscriber/oneclickunsubscribedestinationegeo.carapucci40email.itverification3.e3c3736e08d94a9bf572232a09e4ea60] | Privacy Policy [http://www.whitehouse.gov/privacy/] The White House · 1600 Pennsylvania Ave NW · Washington, DC 20500 · 202-456-1111 La BP risponde: Thanks for your email. Email responses will be sent only to individuals who are submitting photos, video or information for the website. We would like to thank everyone for their submissions.
commento inviato il 02/07/2010 alle 0:54 da egeo carapucci  
ho un idea troppo efficace. buttatevi a mare proprio dove c´è la fuoriuscita del petrolio.. dopo datevi fuoco. così risolverete tutti i problemi che avete causato. BESTIE..
commento inviato il 03/07/2010 alle 2:16 da carmine  
Ho inviato alla deep horizon 2 progetti per un nuovo sistema a cupola, mi hanno inviato una e-mail di congratulazioni per progetto dicono che uno simile già lo stanno studiando... ma allora perchè la richiesta di tutto il mio progetto... comunque potete visionarlo su youtube (l´ho fatto con il mio software 3d): http://www.youtube.com/watchvTJ2LlGP3HS0 http://www.youtube.com/watchvexXQOgkoHZY altri particolari tecnici li ho inviati a quelli della BP.....
commento inviato il 12/07/2010 alle 8:02 da Alessandro  
L´amministrazione a questo punto, dovrebbe pretendere dalla BP maggiori assicurazioni per una chiusura ermetica o definitiva senza traumi, chiedendo alla mia persona cosa avrei da proporre in merito, impegnandoci reciprocamente. Avrebbero fatto bene se avessero preso in considerazione il mio appello ed impegno un paio di mesi fa. Proponevo un sistema già attuato oltre venti anni fa con risultati superlativi. Come accennato alla stessa società e all´amministrazione Obama la società, avrebbe dovuto impegnarsi come proponevo di impegnarmi io, e nel giro di 7-10 gg, due dei quali per la preparazione del tubo e del nuovo sistema. Avrebbe eliminato qualunque fuoriuscita proveniente da quel foro indirizzando la fuoriuscita attraverso un nuovo tubo e valvola facendolo diventare corpo unico col terreno sottostante lungo gli ultimi sei metri, cioè la lunghezza dell´ultimo pezzo di vecchio tubo ottenendo col mio sistema la chiusura ermetica della fuoriuscita e il totale recupe
commento inviato il 20/07/2010 alle 4:49 da egeo carapucci  





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